
"Oggi qui deve nascere una società a cui tutta l’umanità guarderà e questo ci renderà orgogliosi", la frase fu pronunciata da Nelson Mandela in un discorso che pronunciò a Pretoria il 10 maggio del 1994, da quel momento in poi, con la sua elezione alla presidenza del Sudafrica, finisce l'apartheid (la politica di segregazione razziale imposta dal precedente governo di etnia bianca).
In molti si ricordano di Nelson Mandela per la sua lotta contro il razzismo e per il suo impegno nel rendere i vaccini un bene comune, a disposizione di tutti i Paesi e quindi non dipendenti dai diritti delle aziende farmaceutiche. Nel novembre del 2009 le Nazioni Unite hanno indetto il Mandela Day, la giornata dedicata alle sue lotte per liberazione del Sudafrica dall'apartheid.
Non tutti sanno però cos'è il Medical Act: una legge che Mandela promulgò nel 1997, con la quale autorizzava la produzione locale di farmaci low cost o la loro importazione da altri Paesi. All'epoca, come oggi, il continente aveva un grande problema di gestione dell'Hiv. Senza farmaci non era possibile evitare che l'infezione progredisse fino all'Aids. Le stime mostravano come, in soli tre anni, tale misura avrebbe potuto salvare circa 400mila cittadini africani.
Il Medical Act durò solo un anno, fino al febbraio 1998, dopodiché venne bloccata per via di un'azione legale di 39 case farmaceutiche, che contestavano il furto della proprietà intellettuale. Un simile atto di coraggio portò in ogni caso a due risultati molto importanti:
È soprattutto grazie a Nelson Mandela -e di tutti quelli che hanno seguito il suo attivismo politico- quindi se l'Africa ha a disposizione dei programmi di condivisione dei vaccini e dei saperi. Eppure c'è ancora tanta strada da fare, non solo per l'Hiv che in Africa è ancora un grande problema, ma anche per i vaccini per il Covid19.
Secondo Emergency, "Il 5 maggio l’emergenza sanitaria da Covid-19 è stata dichiarata conclusa dall’Organizzazione mondiale della sanità ma, al termine di questa pandemia, ci sono ancora Paesi che sono comunque rimasti indietro. A fronte del 70% di popolazione nel mondo vaccinata con almeno una dose contro il Covid-19, in Africa la percentuale scende al 36%".
Durante la pandemia da Covid19, precisamente nel 2020, è stato lanciato dalle Nazioni Unite il meccanismo Covax, un programma nato in collaborazione con Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI), Gavi e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), insieme al partner chiave UNICEF. Lo scopo è accelerare lo sviluppo e la produzione dei vaccini COVID-19 e garantire un accesso giusto ed equo a tutti i Paesi del mondo.
Ma come sta procedendo Covax? Il programma attualmente ha contribuito alla fornitura del 62,3% delle dosi di vaccino in Africa. Rimangono tuttavia numerose criticità, tra cui problemi di instabilità politica e carenze nel personale.
Se infatti Covax ha contribuito a fornire. circa il 62,3% delle dosi di vaccino nel continente africano, i medici segnalano ancora : carenza di tempestività, mancanza di una calendarizzazione appropriata per la consegna dei vaccini, presenza di numerosi lotti con data di scadenza ravvicinata, mancanza di supporto logistico e di adeguamento ai diversi contesti, spesso per scarse capacità di raccolta dati. Insomma, nel concreto, Emergency evidenzia come questo sistema di aiuti non sia stato ancora reso strutturale.
È lungimirante, ma meno conosciuto, l'impegno di Nelson Mandela nella lotta al riscaldamento globale. Già dal 1996 il Premio Nobel per la Pace aveva inserito nella costituzione del Sudadfrica (promulgata da Mandela a dicembre dello stesso anno) numerose garanzie socio-economiche, tra cui il diritto a un ambiente sano per tutti. Non è un caso infatti che i popoli africani siano tra quelli più eco-consapevoli dei rischi legati agli effetti della crisi climatica. Questo perché l'art. 24 della Cost. del Sudafrica richiede "la protezione dell’ambiente al fine di garantire la salute e il benessere delle persone". Alle Stato non spetta solo il compito di difendere il proprio territorio, ma anche la promozione di attività volte a sensibilizzare sul tema.
"Sappiamo che la libertà politica da sola ancora non basta se manca l’acqua pulita. La libertà da sola non basta […] senza accesso all’acqua per irrigare la tua fattoria, senza la possibilità di pescare per sfamare la tua famiglia. Per questo motivo la lotta per lo sviluppo sostenibile equivale quasi alla lotta per la libertà politica", aveva affermato Nelson Mandela al Summit della Terra del 2002.