
Secondo le statistiche della FAO, ogni anno, circa 1/3 del cibo prodotto viene gettato; è facile capire, quindi, che quello dello spreco alimentare è uno problema serio. La situazione è preoccupante a tal punto che, nel 2016, è stato legiferato in materia, per tentare di arginare i danni.
Lo spreco alimentare può avere nature differenti; infatti, può essere determinato da un surplus produttivo a livello agricolo, dalle restrizioni per la vendita in campo industriale, dagli errori fatti in fase di distribuzione o dalla pratica abituale di molte famiglie di acquistare quantità di cibo maggiori di quelle necessarie.
Eppure bastano poche e semplici mosse per fare in modo di ridurre gli sprechi al minimo e diventare dei casalinghi eccezionali.
Forse non tutti sanno che alcuni alimenti che in genere vengono considerati scarti posso essere riutilizzati; è il caso, ad esempio, dell'olio del tonno in scatola, l'acquafaba dei ceci e l'acqua degli asparagi.
Gli studi effettuati hanno portato a queste conclusioni: dal punto di vista organolettico e nutrizionale l’olio di oliva non si è alterato. Non solo. Rimanendo a contatto con il tonno, il liquido esaminato conteneva anche DHA (un acido grasso polinsaturo della serie Omega-3, quindi sano) e vitamina D, due sostanze molto salutari, che tuttavia in natura non sono presenti nell’olio d’oliva.
Quindi questo olio potete riutilizzarlo proprio per condire la fresca insalata di tonno che avete deciso di preparare per il pranzo.
L’acqua di scolatura dei ceci si chiama aquafaba ed è un ingrediente essenziale e fondamentale nella cucina e dieta vegana. Infatti, se montata, diventa della stessa consistenza degli albumi montati ed è una delle sostituzioni più amate da chi non mangia derivati dagli animali per le uova.
Se volete utilizzarla per preparare una maionese fatta in casa non dovete fare altro che frullare 25ml di aquafaba con un cucchiaino di aceto di mele, un cucchiaio di senape, un pizzico di sale e 60g di olio di semi di girasole.
Frullate con un mixer ad immersione facendo un movimento dal basso verso l’alto. Travasate in un barattolo e conservate in frigo per un’ora prima di consumare.
Se, invece, avete cucinato gli asparagi, potete riutilizzare l’acqua di cottura in diversi modi.
Per esempio, potete utilizzarla per innafiare le piante. Aspettate che questa raggiunga la temperatura ambiente e poi versatela nella terra: i sali minerali e le vitamine faranno sì che la pianta cresca più forte e rigogliosa.
Per evitare gli sprechi, basta seguire pochi e semplici consigli. Ecco alcuni suggerimenti su come gestire la spesa e la dispensa della cucina in modo che gli avanzi si riducano.
Prima di andare al supermercato, fate una lista della spesa accurata. Comprate solo ciò che siete certi consumerete nel giro di qualche giorno oppure alimenti a lunga conservazione, come cereali e biscotti. A tal proposito, una pianificazione dei pasti che preparerete nel corso della settimana potrebbe rivelarsi molto utile.
In questo modo, eviterete che gli alimenti deperiscano e rimangano nel vostro frigo oltre la scadenza consigliata.
Fate attenzione a come organizzate il frigorifero. Quando è particolarmente pieno, si rischia di non avere sott'occhio tutto ciò che è riposto e, per questo, alcuni alimenti possono sfuggire.
Sistemate gli alimenti in ordine di scadenza, in modo da avere chiare le vostre priorità.
Inoltre, assicuratevi che i cibi siano incartati a dovere e che non siano uno a ridosso dell'altro, poiché anche una buona collocazione contribuisce a far sì che il cibo si conservi più a lungo.
Il congelatore può essere un buon alleato. Se vi rendete conto di aver acquistato uno specifico ingrediente in quantità maggiori di quanto ve ne serva, mettete da parte le quantità in eccesso e riponetele nel freezer.
Potete segnare sulla bustina il giorno in cui avete congelato ciascun alimento, in modo da sapere sempre entro quanto dovete consumarlo: generalmente, un alimento può rimanere congelato per circa un mese, prima di perdere le sue proprietà e di deteriorarsi.