
Sei una di quelle persone sempre attente alla destinazione di ogni singolo rifiuto e quindi sei convinto di sapere tutto sulla raccolta differenziata? Eppure errare è umano ed è molto probabile che ogni tanto qualcosa ti sfugga. Ad esempio potrebbe capitarti di gettare soprappensiero le lenti a contatto nel lavandino o nel wc invece che nel sacco dell’indifferenziato.
O ancora, che al momento di gettare via una cialda della macchinetta del caffè non ti venga in mente di svuotarla nell’organico e gettare la confezione direttamente nella plastica. O ancora, che la retina delle patate ti sembri un rifiuto generico indifferenziato mentre invece può essere tranquillamente destinata alla plastica. Insomma, le possibilità di migliorare la tua gestione dei rifiuti domestici sono tante, e qui te ne mostriamo qualcuna. Ecco sette cose che non sai sulla raccolta differenziata.
Gettare le lenti a contatto nel wc è un'usanza che purtroppo hanno in molti, eppure ciò che non sappiamo è che un gesto del genere a livello collettivo crea un danno ambientale non da poco. Le lenti a contatto vanno gettate nell'indifferenziata, essendo fatte di un materiale che non si può attualmente riciclare. Ciò per cui puoi fare la raccolta differenziata invece è il contenitore, detto "blister", fatto di due materiali diversi: plastica per la parte inferiore, con la linguetta in alluminio, mentre il liquido può essere gettato nel lavandino.
Se non facciamo così, non solo andiamo a ostruire le tubature, ma tutto questo materiale spesso finisce nei nostri mari, inquinandoli. Se getti le lenti a contatto nel water sei il primo responsabile della creazione di microplastiche in mare. Pensa che uno studio dell'Arizona State University ha mostrato nel 2018 come gli statunitensi gettino nel water circa 1,8-3,36 miliardi di lenti all'anno, ovvero circa 20-23 tonnellate metriche di plastica trasportate dalle acque reflue annualmente.
Dal momento che sia il tubetto che il tappo sono considerati un imballaggio, la loro destinazione di smaltimento è nella plastica. Taglia il tubetto dalla parte opposta al tappo e fai fuoriuscire tutto il dentifricio rimanente, dopodiché smaltisci correttamente questi oggetti.
Indifferenziata? Sbagliato. Anche se sono gusci duri, per smaltirli correttamente devi buttarli nell'organico, essendo per l'appunto un alimento. Dal momento che i gusci delle noci si decompongono in un tempo relativamente breve, possiamo decidere o di gettarli nell'umido, oppure di utilizzarli per il terreno delle nostre piante.
Patate, aglio, cipolle, quante volte ti è capitato di gettare la retina che contiene questi alimenti nell'indifferenziato? Se non lo fai, allora hai fatto bene. Se invece ti è capitato, sappi che stai sbagliando. Questo materiale che serve a contenere gli alimenti in questione va gettato nella plastica.
Contengono precise quantità di caffè, ma spesso non sappiamo dove gettarle. Se buttiamo le capsule intere, allora vanno nell'indifferenziato. Se invece svuotiamo le capsule, il caffè va nell'umido, mentre il contenitore va nella plastica. I filtri del caffè invece seguono un altro ragionamento: essendo fatti interamente di cellulosa, un materiale biodegradabile, possiamo gettarli direttamente nell'umido.
Anche per queste confezioni spesso sbagliamo destinazione. Qui va fatta una distinzione: quelle rivestite all'interno vanno nell'indifferenziato, mentre se sono fatte interamente di carta o di plastica, allora possiamo differenziarle tranquillamente: la destinazione è specificata sulla confezione stessa.
Anche se qualcuno potrebbe pensare che questi oggetti debbano essere smaltiti nell'indifferenziata, possiamo differenziarli eccome. Una volta rimosse tutte le etichette, puoi buttare sia il tappo che il contenitore nella busta della plastica.
E tu hai mai fatto errori del genere? Ci sono altri prodotti di cui vorresti sapere di più? Faccelo sapere su Ohga.it.
(Scritto da Sara del Dot il 25 ott 2019,
modificato da Francesco Castagna il 10 apr 2024)