
I numeri parlano chiaro: in Piemonte sono 260mila le persone seguite dai servizi sociali. In casa con queste persone fragili vivono circa 30mila animali.
È per questo che nella regione, grazie all'associazione Legami di cuore (realtà che nasce a Biella nel 2018 e “ha come finalità quella di migliorare le condizioni di vita delle persone e degli animali in difficoltà, cercando di sensibilizzare la collettività”) è nato il primo “ambulatorio sociale veterinario”. Una novità assoluta non solo in Piemonte ma in tutta Italia.
Al momento è stato aperto un primo centro a Biella, ma l'idea è quello di estendere l'iniziativa ad altre 14 città piemontesi.
In cosa consiste l'iniziativa di quest'ambulatorio sociale veterinario? È un servizio alla comunità: le persone più fragili, infatti, potranno portare gratuitamente in questi ambulatori i propri animali.
L'idea è bella e lodevole e speriamo che si diffonda anche in altre città d'Italia. Tramite questi ambulatori si vuole dare un supporto economico alle persone che sono a carico dei servizi sociali. Ma non è solo un aiuto economico, come puoi ben comprendere: da un lato, infatti, si garantiscono situazioni igienico-sanitarie ottimali tanto per gli amici animali che per i loro umani, dall'altro si contrasta l'abbandono degli animali stessi. Se, come è facile immagine, la situazione economica non è delle migliori la tentazione di abbandonare Fido o Micio è alta; fornendo, invece, cure adeguate e gratuite si evita l'abbandono e magari si può permettere anche qualche adozione in più.
Quella dell'ambulatorio sociale veterinario è una idea di partenza. Il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, si augura infatti che si arrivi a una forma di mutua anche per gli animali di affezione.