A Milano esistono dei supereroi con l’annaffiatoio: sono i cittadini di BagnaMI

A Milano un gruppo di attivisti composto da cittadini si è armato di buona volontà e annaffiatoi per andare a bagnare gli alberi di Milano che soffrono la siccità. L’iniziativa è partita da una pagina Facebook che ha denunciato l’inefficacia della campagna di riforestazione a Milano “ForestaMI”. Vediamo di cosa si tratta.
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Francesco Castagna 14 Luglio 2022

Milano, nel cuore di una delle metropoli più grandi d'Italia sono tanti i progetti per trasformare diverse aree abitate in giungle urbane. Si passa dal bosco verticale di Boeri alla biblioteca degli alberi, fino alla campagna ForestaMI.

L'iniziativa era nata per far sì che nella città sorgessero entro il 2030 circa 3 milioni di alberi. Un progetto ambizioso che coinvolge il Comune, la Regione Lombardia, le Ferrovie dello Stato, diverse università e organizzazioni.

Lo scopo dovrebbe essere quello di purificare l'aria con la piantumazione degli alberi, migliorare le condizioni di vita nell'area di Milano e rispondere ai cambiamenti climatici con delle politiche green. Ma spesso tra il dire e il fare c'è di mezzo un mare: l'impegno di portare a termine un'iniziativa e non fermarsi agli annunci.

Ti avevamo già parlato in passato di foreste fantasma, quelle iniziative di piantumazione che poi finiscono in un nulla di fatto perché gli alberi vengono lasciati morire o non vengono curati. A Milano potrebbe succedere la stessa cosa. Questa è la denuncia dei cittadini milanesi, che hanno aderito alla campagna BagnaMI.

Molti alberelli, piantati con l'iniziativa ForestaMI, sono in uno stato morente. La denuncia parte dalla pagina Facebook "ForestaMI e poi dimenticaMI", amministrata da Adriana Berra, attivista in diversi comitati di quartiere e tra i fondatori della lista Civica AmbientaLista, che si è opposta alle politiche di greenwashing dell'amministrazione Sala. "BagnaMI è nata come una campagna spontanea da parte dei cittadini, è cominciata già dall'anno scorso, e in realtà anche prima, e infatti ci sono cittadini che hanno iniziato a innaffiare gli alberelli non molto tempo dopo l'inizio della campagna ForestaMI, vedendo la moria di alberelli sul territorio", spiega Adriana Berra.

Quest'anno il tema delle risorse idriche assume una maggiore importanza per via dello stato di siccità che stiamo vivendo. Berra racconta che i cittadini-attivisti si chiedevano se potevano ancora annaffiare le piante con l'acqua delle fontanelle. Molti cittadini infatti avevano letto su gruppi Facebook che se avessero utilizzato l'acqua delle fontanelle sarebbero stati sanzionati.

Così Berra ha proposto ai cittadini di usare l'acqua riciclata dagli usi domestici, in linea con i giusti principi dell'ecologia. "Sembra che ci sia un grande problema legato alla manutenzione di ForestaMI, infatti sulla nostra pagina Facebook arrivano molte segnalazioni da parte di cittadini che si sono accorti che gli alberi di ForestaMI non sono oggetto di una regolare manutenzione", spiega Berra.

A proposito di cambiamenti nelle politiche ambientali della giunta Sala, conclude Adriana Berra: "Diversi followers della pagina si chiedono dove siano quelli che i Verdi entrati nel governo cittadino dovevano portare ‘dall’interno’. Per il momento non se ne vede traccia, ma nella polemica recentemente scoppiata tra chi difende l’ordinanza del sindaco Sala che vieta l’uso dell’acqua potabile per annaffiare il verde milanese e chi invece la critica ferocemente, alcuni Verdi stanno coi secondi. Intanto, il povero verde di Milano secca, ingiallisce, e stenta. Mi appello di nuovo a tutti i milanesi che hanno a cuore gli alberi, la loro salute e la nostra – che dalla loro molto dipende – perché si armino di taniche e buona volontà”.