A Roma testata la prima strada in grafene: super resistente e 100% riciclabile

Un tratto lungo un chilometro di strada provinciale Ardeatina, a Roma. È stato il luogo prediletto per testare un nuovo materiale al grafene, chiamato Gipave, che potrebbe rivoluzionare la costruzione delle strade. Questo supermodificante, infatti, è in grado di realizzare strade resistenti, efficienti e soprattutto 100% riciclabili.
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Sara Del Dot 4 Aprile 2019

Al giorno d’oggi, grazie anche e soprattutto alle nuove tecnologie, sono tantissimi i materiali che possono essere riciclati. Diversi oggetti di uso comune, al termine del loro ciclo di vita, possono essere recuperati e trasformati nuovamente in quell’oggetto, oppure in qualcos’altro. Bottiglie, flaconi, cassette della frutta, sacchetti, sedie, abiti e, addirittura, strade. Sì, strade, proprio come quelle che spesso vedi realizzare con fatica sotto il sole attraverso una colata di catrame.

A Roma, infatti, si è appena concluso il test della prima strada realizzata con un supermodificante al grafene, chiamato Gipave. Questo materiale innovativo è stato utilizzato per rifare due strati superficiali di un tratto di strada provinciale Ardeatina lungo circa un chilometro. Il Gipave è un prodotto italiano, con brevetto depositato nel 2017, frutto del progetto Ecopave, un programma di ricerca durato tre anni per lo sviluppo di soluzioni ecosostenibili da utilizzare nella costruzione di pavimentazioni stradali.

I risultati di questo primo test, emersi da un’osservazione durata da novembre fino a oggi svolta da Iterchimica in collaborazione con un laboratorio indipendente, sono notevoli. Infatti, l’asfalto in grafene ha mostrato un miglioramento di resistenza alla fatica di oltre il 250%, un aumento della forza di resistenza ai veicoli del 35% e una durata nettamente superiore alle strade di asfalto normale, oltre a una consistente riduzione della traccia lasciata dagli pneumatici sul manto stradale.

E l’impatto ambientale non è meno rilevante. Infatti, questa strada è 100% riciclata e riciclabile, eliminando completamente la necessità di estrarre nuove materie prime per la sua realizzazione, e riducendo l’impronta di carbonio nelle attività di rivestimento e rifacimento stradale. Un percorso più efficace, efficiente e amico dell’ambiente quindi, che si prevede sarà presto esportato anche all’estero. Le prossime tappe di Gipave, infatti, sono Regno Unito, Stati Uniti e Oman.