
Basta cartoni, bottiglie in plastica e confezioni monouso. Il latte fresco di Trento passerà presto alle bottiglie di vetro, perfettamente riciclabili e re-inseribili nel ciclo di economia circolare del materiale. Una scelta ambientale, anche se non seguirà il meccanismo del “vuoto a rendere” perché giudicato troppo complesso e dispendioso. Tuttavia l’iniziativa si inserisce nel percorso green già da tempo avviato nella produzione di questo latte, raccolto in stalle di montagna che garantiscono il benessere e la cura degli animali, alimentati per il 60% da foraggi della stessa azienda, e quindi l’alta qualità del prodotto.
Ogni anno dallo stabilimento escono circa 30 milioni di confezioni di latte e l’obiettivo è di trasformarne in vetro almeno un milione. Un milione che verranno distribuite per poi essere trasformate in bottiglie nuove. Il processo del vuoto a rendere è stato scartato perché, come ha spiegato il direttore di Latte Trento Sergio Paoli, il procedimento di recupero dei vuoti non è sostenibile dal momento che le bottiglie vanno recuperate, trasportate, selezionate, pulite e sterilizzate. Molto meglio recuperarne i frammenti e renderli materia prima per nuove produzioni.