L’abolizione dell’ora solare in Italia ci aiuterebbe a risparmiare energia?

Nella notte tra il 29 e il 30 ottobre 2022 le lancette andranno spostate indietro di un’ora, ma nel pieno dell’attuale crisi energetica il ritorno all’ora solare ha riacceso le discussioni: in molti ritengono infatti che abolirla e mantenere sempre l’ora legale possa garantire un risparmio energetico importante. È davvero così?
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Alessandro Bai 20 Ottobre 2022

L'ora solare è pronta a tornare di nuovo. Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre, le lancette dell'orologio saranno spostate indietro di un'ora, passando dalle 3 alle 2. Concretamente, significa che il Sole sorgerà 60 minuti in anticipo la mattina, ma anche il tramonto sarà un'ora prima, quindi le giornate ti sembreranno più corte perché perderemo un'ora di luce il pomeriggio.

Nel contesto attuale della crisi energetica, il tema del cambio dall'ora legale a quella solare diventa ancora più delicato. Con il costo dell'energia schizzato alle stelle, infatti, dover accendere le luci un'ora prima rispetto al solito potrebbe rendere la bolletta della luce ancora più cara.

È per questo motivo che, se già da qualche anno si discute l'abolizione del cambio dell'ora, negli ultimi mesi la proposta è stata ripresa più volte, sia dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), che ha proposto di mantenere l'ora legale tutto l'anno sottolineando il risparmio energetico che ne deriverebbe, sia dal Codacons, che ha realizzato un sondaggio in cui l'80% degli intervistati si dice favorevole a cancellare il passaggio da un orario all'altro.

Esiste anche una petizione già firmata da oltre 240mila persone in cui si chiede di abolire l'ora solare, citando tra i motivi proprio i minori costi legati all'utilizzo dell'energia e gli effetti positivi sulla salute. Ma è davvero tutto così semplice? Vediamo cosa succederebbe mantenendo l'ora legale per tutto l'anno.

Abolizione dell'ora solare: pro e contro

Quando si cambierà l'ora per l'ultima volta? Al momento non è dato saperlo. Per ora, nella notte tra il 29 e il 30 ottobre 2022 dovrai riportare le lancette indietro di un'ora, proprio come accade da 56 anni a questa parte, tornando all'ora solare, che durerà fino al 25 marzo 2023.

Tuttavia, della possibilità di abolire il cambio dell'ora si parla ormai dal 2018, quando l'84% dei cittadini coinvolti in un sondaggio del Parlamento Europeo si disse favorevole a cancellare l'abitudine di spostare le lancette avanti o indietro due volte all'anno. Secondo la Commissione europea, gli stati europei avrebbero potuto scegliere liberamente quale orario adottare tutto l'anno, ma tra disaccordi tra i vari Paesi e la pandemia sopraggiunta questa ipotesi era poi stata congelata.

In virtù della recente crisi energetica, dovuta in particolare alla guerra tra Russia e Ucraina, in Italia si è tornato a discutere della possibilità di abolire l'ora solare e mantenere l'ora legale per tutti i 12 mesi dell'anno. Perché? Innanzitutto, in questo modo i cittadini italiani avrebbero un'ora in più di luce e di calore solare e potrebbero posticipare l'accensione di luci e riscaldamenti, con un importante risparmio energetico visti i prezzi raggiunti da luce e gas.

Se tenessimo l'ora legale anche in inverno, secondo Conflavoro PMI soltanto dal 30 ottobre 2022 al 26 marzo 2023 si risparmierebbero fino a 2,7 miliardi in consumi elettrici. È dello stesso avviso anche Terna, secondo cui solo nei 7 mesi del 2022 in cui è stata in vigore l'ora legale sono stati risparmiati 420 milioni di kilowattora di elettricità. Moltiplicando questo risparmio per 15 anni, si parlerebbe di 10 miliardi di kilowattora consumati in meno, per un totale di 1,8 miliardi di euro risparmiati e moltissime emissioni in meno per l'ambiente.

Si tratta di cifre decisamente importanti, che però vanno considerate insieme ai vantaggi e gli svantaggi legati al passaggio dall'ora solare all'ora legale e viceversa, che riguardano soprattutto la salute. Il cambio dell'ora porta infatti ad un'alterazione del ciclo sonno-veglia che, a sua volta, può provocare nervosismo, stanchezza, sbalzi dell'umore e, in alcuni casi anche depressione. Di conseguenza, abolire questo cambiamento che avviene due volte all'anno significherebbe eliminare questi effetti collaterali.

Tieni presente però che utilizzare l'ora legale durante l'inverno significherebbe sì avere un'ora in più di luce il pomeriggio, ma anche perderne una di mattina: è per questo motivo che diverse persone, tra cui il ministro della transizione ecologica nel governo Draghi Roberto Cingolani, sostengono che il risparmio energetico derivante dall'abolizione dell'ora solare non sarebbe così evidente, dato che in tanti uffici o case le ore si accenderebbero prima dato che ci sveglieremmo con il buio.