Achille Polonara, giocatore della Virtus Bologna, è stato diagnosticato con leucemia mieloide. La notizia è stata comunicata ufficialmente dal club emiliano, che ha spiegato come l’atleta sia attualmente ricoverato all’Ospedale Sant’Orsola Malpighi di Bologna, dove è stato sottoposto a esami medici approfonditi nelle ultime settimane.
La diagnosi ha suscitato grande attenzione e molte persone si stanno chiedendo che cos’è la leucemia mieloide, quali sono i sintomi più comuni e quali cure sono oggi disponibili.
La leucemia mieloide è un tumore del sangue che colpisce le cellule staminali ematopoietiche del midollo osseo, in particolare quelle che danno origine a globuli rossi, globuli bianchi (come neutrofili e monociti) e piastrine. A differenza della leucemia linfoblastica, che coinvolge i linfociti, la mieloide riguarda la linea mieloide dello sviluppo cellulare.
Esistono due forme principali:
Leucemia mieloide acuta (LMA): progressione rapida e sintomi evidenti sin dalle fasi iniziali.
Leucemia mieloide cronica (LMC): avanzamento lento, spesso asintomatico nelle prime fasi.
La distinzione tra forma acuta e cronica è fondamentale:
Leucemia mieloide acuta: caratterizzata da cellule immature (blasti), progredisce velocemente e richiede un intervento terapeutico immediato.
Leucemia mieloide cronica: evolve lentamente e può restare silente per mesi o anni, con cellule del sangue più mature rispetto alla forma acuta.
Il Manuale MSD specifica che nelle forme acute i sintomi compaiono in tempi rapidi, mentre nelle croniche la diagnosi spesso avviene casualmente durante esami di routine.
I principali sintomi della LMA possono includere:
Anemia (con affaticamento, pallore, fiato corto)
Spesso asintomatica nelle fasi iniziali, può manifestarsi con:
Secondo la Fondazione AIRC, la diagnosi della leucemia mieloide cronica avviene spesso in modo fortuito.
Il trattamento dipende dalla forma della malattia (acuta o cronica) e dalle condizioni cliniche del paziente. I principali approcci includono:
Negli ultimi anni si è sviluppata una nuova frontiera terapeutica, l’immunoterapia con cellule CAR-T, particolarmente promettente nei casi resistenti ai trattamenti tradizionali.
Le cellule CAR-T sono linfociti T del paziente modificati geneticamente in laboratorio per riconoscere le cellule tumorali. Una volta reintrodotte nell’organismo, queste cellule sono in grado di attaccare selettivamente le cellule leucemiche. Come spiega il professor Fabio Ciceri dell’Ospedale San Raffaele, il trattamento rappresenta una svolta per le forme più aggressive di leucemia.
La diagnosi di leucemia mieloide per Achille Polonara ha riportato l’attenzione su una malattia complessa ma sempre più affrontabile grazie ai progressi della medicina. Conoscere i sintomi precoci, distinguere tra forma acuta e cronica, e informarsi sulle cure disponibili, compresi i trattamenti innovativi come le cellule CAR-T, è fondamentale per una diagnosi tempestiva e un intervento efficace.
Per approfondimenti, è possibile consultare le fonti ufficiali come il sito dell’Istituto Superiore di Sanità, il Manuale MSD e il Centro di Ematologia dell’Ospedale San Raffaele.