Quella di Sybil Gorby è una storia di dedizione, cura e passione verso un'agricoltura autentica, di qualità e a chilometro zero. La donna statunitense da ormai quasi sessant'anni conserva i semi del suo raccolto di pomodori per dare vita, nella stagione successiva, a nuove piantine da cui poi nascono frutti eccezionali.

A raccontare al mondo di Sybil Gorby – 92 anni – e dei suoi pomodori, diventati famosi nella piccola contea di Tyler, in West Virginia, è stato nei giorni scorsi il Washington Post.

Fin dal 1965, l'anziana ha incominciato a mettere da parte i semi dei suoi pomodori per poi riprodurli l'anno dopo. In origine, questi particolari pomodori “antichi” erano piantati solamente in un piccolo orto della sua fattoria, nel tempo però la produzione si è ampliata e Sybil Gorby è stata affiancata nella gestione delle colture dai suoi famigliari.

Il ciclo si ripete sempre allo stesso modo da allora. Tutti gli anni, alcuni semi della stagione passata vengono prelevati con un cucchiaio, fatti seccare e poi messi a dimora in primavera nella terra in modo da dare i loro preziosi frutti nel pieno dell'estate: pomodori enormi, succosi e profumati.

"Ho deciso di conservare i semi alla fine della stagione e li ho piantati di nuovo, nel pieno dell'estate" – ha detto Gorby al giornale americano, aggiungendo che, ancora, non sa esattamente di che tipo di pomodori si tratti – "Sono diventati pomodori davvero grandi, e piacciono a tutti. Non solo hanno molto succo, ma hanno anche molta polpa".

Per Gorby, quei pomodori tutti diversi uno dall'altro sono speciali perché custodiscono una lunga tradizione. Ma sono molto apprezzati anche dai cittadini nella contea di Tyler, che conta circa 8mila abitanti.

A loro, l’esperta orticoltrice regala i suoi pomodori rifiutandosi categoricamente di essere pagata. Non solo: per condividere con tutti la sua passione, Sybil Gorby dona anche i semi dei suoi prodigiosi pomodori a chi desidera, a sua volta, coltivare le proprie piantine a chilometro zero e in modo sostenibile.