Alcune piante sono così timide che evitano di toccare quelle vicine

Il “crown shyness” è un fenomeno in cui le chiome di alcuni alberi non si toccano, creando spazi vuoti visibili. Osservato in varie specie, le cause sono incerte. È visibile principalmente in foreste tropicali e subtropicali.
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Redazione 20 Settembre 2024

Solitamente siamo abituati a foreste talmente fitte che, quando alziamo lo sguardo al cielo, non sempre riusciamo a scorgerlo. Questo perché le chiome degli alberi tendono a crescere fino a toccarsi, arrivando anche a sovrapporsi. Eppure, non sempre accade. Ci sono luoghi in cui le piante sono talmente “timide” che evitano il contatto con quelle vicine. Questo fenomeno è detto “crown shyness”.

Che cos’è la timidezza delle chiome?

Il crown shyness (timidezza delle chiome) è un comportamento osservabile in alcune specie di alberi dove le chiome non si toccano. In questo modo si crea uno spazio vuoto che origina un effetto visivo molto particolare. Guardando in alto si ha la sensazione di vedere una sorta di mosaico oppure di puzzle con il cielo visibile attraverso gli spazi vuoti tra le chiome. Questo particolare fenomeno è stato osservato in diverse specie di alberi, come:

  • Dryobalanops aromatica (canfora del Borneo)
  • Avicennia germinans (mangle nero)
  • Pinus contortal (pino lodgepole)
  • Avicennia germinans (mangrovia nero)
  • Larix kaempferi (Larice giapponese)
  • Diverse specie di Eucalyptus
  • Alcune specie di querce e aceri

Sebbene il fenomeno della timidezza delle chiome si osservi principalmente tra alberi della stessa specie, è possibile che si verifichi anche tra diversi tipi di alberi, per esempio, tra il gelso spinoso (Celtis spinosa) e lo Pterocymbium beccarii.

Perché le piante si comportano in questo modo?

C’è da dire che sulle cause del crown shyness non c’è una risposta certa. In merito, dagli anni ‘20 a oggi, sono state formulate diverse teorie – o forse sarebbe più corretto parlare di modelli esplicativi, se non di ipotesi. In altre parole queste spiegazioni variano nel loro grado di sviluppo e supporto empirico: alcune possono essere considerate teorie più strutturate, altre sono meglio descritte come modelli esplicativi che tentano di fornire un quadro interpretativo del fenomeno, mentre altre ancora sono al livello di ipotesi iniziali che necessitano di ulteriori verifiche. Ma vediamo quali sono le principali spiegazioni del fenomeno:

  1. Abrasione meccanica. Come meccanismo di protezione dagli effetti del vento, gli alberi evitano il contatto diretto tra le chiome così da evitare danni a rami e foglie. In pratica gli alberi mantengono una “distanza sociale” per evitare danni.
  2. Teoria fotorecettiva. Secondo questa ipotesi, le chiome adiacenti degli alberi si schermerebbero vicendevolmente. Le piante, attraverso i fotorecettori, notano la presenza di un albero nelle immediate vicinanze grazie al cambio di qualità di luce che raggiunge i fotorecettori stessi. Cosa accade a questo punto? Succede che la pianta cessa di crescere lateralmente privilegiando la distensione verticale.
  3. Teoria della difesa fitosanitaria. Grazie ad una distanza fisica tra le chiome, gli alberi ridurrebbero la probabilità della trasmissione diretta di patogeni e parassiti. In questo caso gli scienziati parlando di “convergenza evolutiva”.
  4. Focus Fitocromo. Le piante hanno un ricettore detto fitocromo il quale è sensibile a due tipi di luce: rossa (R) e rossa lontana (FR). Nella luce diretta del sole i raggi R e FR sono presenti in quantità equilibrate. Nel momento in cui la luce colpisce una foglia, questa assorbe soprattutto la componente R ( si parla di assorbimento selettivo). Ne consegue che l’ombra proiettata da una foglia presenta meno “luce rossa” rispetto alla “luce rossa lontana”. Le foglie degli alberi vicini avvertono il cambiamento nella composizione della luce e le piante interrompono la crescita in quella direzione.

Dove si osserva la crown shyness?

Pur non potendolo definire raro, il fenomeno del crown shyness non è osservabile ovunque ci sia una foresta. Per poter ammirare la timidezza delle chiome bisogna recarsi in posti come l’Australia dove abbondano gli alberi di eucalipto, oppure nella zona tropicale e sub tropicale dell’America dove è diffusa la Mangrovia Nera e in particolare in Costa Rica, nell’area della Riserva della Foresta Nebulosa di Monteverde. Un altro posto è a Kuala Lumpur, Malesia dove ci sono le foreste di Dryobalanops aromatica.