
Fabrizio è un ragazzo 27enne di Alghero, a causa di una malattia deve recarsi ogni giorno in ospedale per sottoporsi a una terapia salvavita. Da tre mesi a questa parte, però, tutto è diventato più difficile a causa di una frattura che lo ha costretto a letto. Ora, il ragazzo rischia di non poter più sottoporsi alle cure che gli sono necessarie per sopravvivere perché non c'è un'ambulanza disponibile che possa accompagnarlo.
Fabrizio deve infatti fare la dialisi tre volte alla settimana, una terapia che non può assolutamente essere sospesa. Da quando ha avuto l'incidente che lo ha bloccato al letto, il ragazzo è stato accompagnato in ospedale da Franco, un uomo che ha preso a cuore la sua situazione. Tuttavia, a partire dal 30 settembre, l'uomo dovrà restituire l'ambulanza che aveva ottenuto in prestito e per il momento non ci sembrano essere alternative in grado di offrire un aiuto e una soluzione al bisogno (e diritto) primario di Federico di essere curato.
Dal primo ottobre Fabrizio potrebbe rimanere senza assistenza sanitaria: nonostante la gravità del suo caso e l'estenuante ricerca da parte della famiglia, non si riesce a trovare un'associazione di primo soccorso che possa mettere a disposizione un’ambulanza per accompagnare il ragazzo in ospedale ad Alghero.
La vicenda è stata segnalata dalla consigliera regionale del Movimento 5 stelle, Desirè Manca, che ha presentato un'interrogazione urgente all’assessore alla Sanità per denunciare l'assurda situazione per cui malati cronici, impossibilitati a raggiungere i luoghi di cura – com'è in questo momento Fabrizio -, corrano il rischio di rimanere privi di assistenza.
“I medici del reparto Dialisi di Alghero – fa sapere Desirè Manca – sono stati disponibilissimi e hanno comunicato che i giorni e gli orari in cui Fabrizio potrà fare la dialisi saranno flessibili, così da permettere ai volontari e a chi si renderà disponibile, più possibilità. Ormai in Sardegna quando si parla di problematiche sanitarie non è mai colpa di nessuno. Tuttavia mi impegnerò, a tutti i livelli, per sollecitare chi di competenza e riuscire a risolvere questo problema il primo possibile".
Il problema dell‘insufficienza di ambulanze in Italia era già noto e non riguarda solo alcune Regioni. Nel 2022, a Roma, il 118 si è trovato costretto a chiedere le ambulanze militari per sopperire alla carenza di mezzi a disposizione.
A riprova dell'emergenza rappresentata dall'insufficienza di ambulanze disponibili, a inizio del 2022 gli allestitori dei veicoli di primo soccorso hanno segnalato la mancanza di furgoni necessari per essere trasformati in ambulanze. Al loro appello si sono uniti anche le associazioni di volontariato -Anpas, Cri e Misericordie -, preoccupate per l'operatività e la sicurezza dei pazienti e dei propri volontari.
Ad agosto 2023, inoltre, la Puglia aveva segnalato un'altra problematica: la mancanza si medici e operatori sulle ambulanze. La pianta organica del 2009 prevedeva infatti che sulle ambulanze pugliesi del 118 ci fossero 540 medici, molti più delle 300 al momento disponibili. Un numero che oggi continua a scendere, e per questo indice di un problema sempre più allarmante.
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