Alina, Zov e Krai, i tre cuccioli di tigre siberiana che danno speranza a una specie a rischio di estinzione

Alina, Zov e Krai, tre cuccioli di tigre siberiana nati per la prima volta in Italia dal 2004. La tigre siberiana è una specie a rischio di estinzione, ma la possibilità di inserirla in un piano di tutela e conservazione in un parco zoologico permette alla specie animale di sopravvivere, e chissà, magari un giorno, di essere reintrodotta nel suo habitat naturale.
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Gaia Cortese 10 Settembre 2020

Sono circa 500 gli esemplari di tigre siberiana che sopravvivono al mondo e che rischiano l’estinzione. Le tigri in libertà vivono per lo più nelle foreste temperate e boreali della Siberia sud-orientale, ma il fenomeno del bracconaggio e il commercio illegale le stanno relegando a un’area più ristretta che corrisponde a quello del fiume Amur; l’altra metà delle tigri siberiane rimaste in vita si trovano, invece, in vari parchi zoologici sparsi in Europa.

La tigre siberiana (anthera tigris altaica) appartiene ormai alla lunga Lista Rossa dell'IUCN (International Union for Conservation of Nature) ed è pertanto inserita in diversi piani di conservazione della specie, avviati in più parchi zoologici. Alina, Zov e Krai sono i primi tre cuccioli di tigre siberiana nati in Italia dal 2004, proprio nell’ambito di un programma europeo di tutela e conservazione delle specie minacciate (EEP). Nati lo scorso giugno, questi cuccioli di tigre siberiana non possono essere reintrodotti in natura, finché le condizioni che hanno portato quasi all’estinzione questa specie, continuano a verificarsi.

I progetti di ricerca e conservazione della specie ex situ (lontano dal luogo di origine) hanno l’obiettivo di contribuire alla conservazione della vita animale e del suo ambiente naturale, di definire strategie che assicurino la sopravvivenza delle specie minacciate d’estinzione e di tutelare e gestire, in ambiente controllato, le specie a rischio. Sugli esemplari protetti vengono fatti studi comportamentali e di conservazione del loro patrimonio genetico che possano offrire soluzioni nel momento in cui il rischio di estinzione aumenti. È questo il valore di un progetto che permette di tutelare delle specie animali a rischio di estinzione che vivono in un parco zoologico, a meno che non ci sia un preciso progetto scientifico avviato con le autorità locali dove la specie andrebbe reintrodotta.

Dopo aver trascorso i primi 90 giorni di vita nella tana con mamma Luva, i tre cuccioli nati al Parco Natura Viva di Bussolengo, hanno fatto da pochi giorni il proprio debutto tra i tronchi, gli alberi e i ruscelli del reparto esterno alla loro tana. I cuccioli non si sono mai staccati dalla mamma, sono stati allattati naturalmente e sono stati visitati dal veterinario solo in due occasioni. L'obiettivo, infatti. è quello di interferire il meno possibile nella vita di questi animali e di limitare il più possibile la relazione uomo-animale.