
A lungo nascosta sotto uno spesso strato di ghiaccio, Vininunca, o Montaña de Siete Colores (montagna dei sette colori), è comparsa con tutte le sue tonalità arcobaleno. Siamo sulle Ande, nel magico Perù, e la montagna dei sette colori esiste veramente. Onde sinuose color giallo ocra, rosso rubino, e poi indaco, verde, marrone e celeste, splendidi colori che danno vita a una manifestazione della natura incredibilmente suggestiva.
Qui si arriva solo a piedi. Zaino in spalla, bisogna affrontare alcuni giorni di trekking ad alta quota, abbastanza impegnativo, per poter ammirare tutta questa bellezza. Ma ne vale davvero la pena. Oltretutto, in questo periodo dell’anno, mentre alla nostra latitudine ci avviciniamo alla stagione invernale, in Perù è piena estate e la temperatura mite e il clima più secco ne fanno una meta turistica ideale nel mese di novembre.
Ma cosa ha provocato questa moltitudine di colori? A generare questa bellezza, inserita tra l’altro nel Patrimonio dell’Umanità protetto dall’UNESCO, è stata una collisione di placche tettoniche che nel tempo hanno dato vita alle increspature montuose in rilievo in terreni sedimentati con strati di minerali diversi. Così il rosso proviene dal ferro ossidato (o ruggine), il marrone porpora deriva dalla goethite o dalla limonite ossidata, il giallo ocra è dovuto alla presenza di solfuro di ferro, e infine, il clorito crea le diverse tonalità di verde.
Ma le sorprese non finiscono qui e la natura continua a sorprendere. La Montaña de Siete Colores ha un sosia dall’altra parte del mondo. Si trova nella provincia di Gansu in Cina, nel Parco Geologico di Zhangye. Questo fenomeno così unico si è infatti ripetuto per ben due volte, proprio agli antipodi del globo. Ora non resta che scegliere se per il prossimo viaggio zaino in spalla, sia meglio raggiungere il Perù o la Cina.