
Un paesino disabitato per la gran parte dell'anno raggiungibile solo a piedi (o con un costosissimo elicottero). Ebbene sì, hai capito bene e si trova in Italia. Siamo in Friuli Venezia Giulia e il paesino di cui stiamo parlando si chiama Stavoli, una frazione del Comune di Moggio Udinese. Il borgo è disabitato dagli anni Settanta – ci sono alcune famiglie che qui posseggono una seconda casa – e torna a rivivere solo due volte all'anno, in occasione di feste e sagre. Una si è tenuta lo scorso 30 giugno e ha attirato circa 400 persone. Per arrivarci c‘è solo un sentiero a gradoni, che puoi percorrere in 35 minuti.
A Stavoli si è tentato più volte senza successo di costruire la strada: sul torrente Glagno era prevista la costruzione di una diga per la produzione di energia idroelettrica. Il disastro del Vajont ha scombinato tutti i piani e il progetto è definitivamente naufragato. Oggi Stavoli è anche sprovvista della teleferica che porta materiali e beni, tra cui i generi alimentari. Da un anno il trasporto è bloccato a causa di un incidente costato la vita a un membro degli Amici di Stavoli; questo il nome dell'associazione composta da chi ha acquistato e ristrutturato l'80 per cento delle case del borgo, che fu colpito dal violento terremoto del Friuli nel 1976. L'unico sistema per l'approvvigionamento al momento è l'utilizzo dell'elicottero, che però ha costi molto elevati.
Andare a Stavoli a piedi significa, però, scoprire in modo lenta il paesaggio circostante, tipicamente prealpino, e respirare la pace di questi luoghi, dove l'uomo ha lasciato poche tracce. E sono numerosi i turisti, soprattutto stranieri, che vengono qui per cercare serenità e riconciliarsi con la natura.
Credit foto di copertina: katsch1969 su Flickr