
Per diverso tempo ho avuto remore ha chiamare “hamburger” prodotti che non fossero a base di carne. Quel “ham” (che in inglese significa prosciutto) mi faceva pensare inevitabilmente alla carne rossa, e così tutti i patty che non contenessero carne bovina diventavano per me dei “burger”: di pollo, di pesce, oppure vegetali. Poi la scoperta: il nome di questo diffusissimo cibo deriva dalla città dove è nato, Amburgo. E qui la seconda scoperta: non è una specialità di origine statunitense, come i panini di Poldo e le grandi catene di fast food mi avevano fatto pensare per tanto tempo, ma tedesca. Il motivo per cui mi interessano le alternative ai tradizionali hamburger di carne rossa è però un altro: non esagerare con il consumo di questo alimento e trovare, allo stesso tempo, sfiziosi sostituti vegetariani della classica, versatile e golosa polpetta schiacciata da inserire tra due fette di pane.
Voglio ribadire il concetto: non esagerare con il consumo di carne rossa. Con questo mio discorso, infatti, non intendo demonizzare in assoluto questo alimento. Un consumo in linea con le raccomandazioni è da considerare sicuro, ma gli eccessi la rendono pericolosa per la salute.
I rischi sono particolarmente significativi quando, oltre che rossa, la carne è anche lavorata. Malattie cardiovascolari, cancro del colon retto e – lo avresti mai detto per un cibo che non associ ai carboidrati? – diabete di tipo 2 sono le patologie associate da numerosi studi a questa classe di alimenti. L'Iarc (l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) li classifica nel Gruppo 1, ossia come cancerogeni per l'essere umano. Ciò significa che ci sono abbastanza prove convincenti che le carni lavorate promuovano lo sviluppo del cancro. Anche per la carne rossa non lavorata ci sono prove della possibile azione cancerogena; tuttavia, non sono schiaccianti tanto quelle a carico della carne lavorata. Per questo l'Iarc la classifica nel Gruppo 2A, ossia come probabilmente cancerogena per l'essere umano.
I motivi per non eccedere con il consumo di carne rossa sono però anche altri. In particolare, non dovresti sottovalutare l'impatto della sua produzione sull'ambiente. Anche gli allevamenti, infatti, inquinano, e a fare le spese dell'inquinamento non è solo la salute del nostro pianeta ma – direttamente e indirettamente, nel breve e nel lungo termine – anche la tua. Infine, non mancano i casi in cui a spingere alla riduzione (se non addirittura all'azzeramento) del consumo di carne sono motivazioni etiche riguardanti il benessere degli animali.
Insomma, le ragioni per cui potresti essere alla ricerca di alternative al classico hamburger di manzo non mancano. Ecco perché sono qui ha parlarti di specialità versatili tanto quanto il classico medaglione di carne rossa ma adatte anche alle persone vegetariane. Potresti preparare dei burger utilizzando solo verdure, oppure verdure e uova. Altre ricette interessanti sono quelle a base di legumi – dalla soia e suoi derivati a ceci e lenticchie. Qualche giorno fa ho però cucinato i miei burger vegetariani di ricotta e tutti, in famiglia, li hanno apprezzati. Credo quindi che potrebbero piacere anche a te.
Gli ingredienti necessari per prepararli sono pochi e semplici:
Ecco il procedimento per preparare i miei burger vegetariani di ricotta.
A seconda delle dimensioni dei burger potrebbero essere necessari 20 o 30 minuti di cottura. Regolati controllando la consistenza: una volta sfornati devono essere abbastanza sodi da non sfaldarsi in mano.
Puoi servirli al piatto o all'interno di un panino, meglio se accompagnati da altra verdura per arrivare, alla fine della giornata, alle 3-4 porzioni raccomandate per un'alimentazione salutare. Buon appetito!
Credits photo: Silvia Soligon