Alternative sostenibili agli assorbenti: coppetta, spugnetta e assorbenti lavabili

Sei stanca di usare gli assorbenti usa e getta che inquinano, provocano allergie e costano un’occhio della testa? Ecco la risposta: sei alternative ecologiche agli assorbenti tradizionali, comode e economiche, come la coppetta mestruale, gli assorbenti lavabili e la spugna mestruale. Vediamo quali scegliere e come usarle.
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Video Tutorial 12 Maggio 2020

Gli assorbenti usa e getta sono altamente inquinanti, perché contengono parti in plastica che li rendono non riciclabili, oltre che costosi. Nel corso della sua vita, ogni donna ne consuma migliaia, con un notevole impatto sull'ambiente e sul suo portafogli.

Per fortuna, negli ultimi anni sono nate diverse alternative ecologiche agli assorbenti usa e getta, decisamente più sostenibili sia dal punto di vita economico che dell'impatto ambientale. La più conosciuta è la coppetta mestruale, ma esistono anche gli assorbenti lavabili, quelli compostabili e l'intimo mestruale, solo per citare alcune soluzioni.

Vediamo quali sono tutte le alternative e come scegliere quella più adatta a noi.

Coppetta mestruale

La coppetta mestruale è un piccolo contenitore a forma di imbuto, che si mette all'apertura del condotto vaginale per raccogliere il sangue mestruale. È fatta di silicone medico di secondo grado, un materiale flessibile e anallergico, che la rende perfetta per chi non tollera gli assorbenti interni ed esterni tradizionali.

È composta da una parte superiore a ventosa, che trattiene il flusso, e una codina finale che serve per estrarla facilmente. Esiste di diverse marche e dimensioni, ma in generale si distingue tra due tipologie: grande, per donne che hanno avuto figli, e piccola, per chi non ha avuto figli.

La coppetta si può acquistare in farmacia, in erboristeria, nei negozi che vendono prodotti eco-biologici e online. Costa in media 20-30 euro e dura fino a dieci anni, se usata correttamente, con un notevole risparmio rispetto alla spesa mensile degli assorbenti usa e getta.

Usarla è più semplice di quanto si possa pensare: il primo e l'ultimo giorno del ciclo la coppetta va sterilizzata facendola bollire per cinque minuti in un pentolino, da utilizzare esclusivamente per questa operazione. Una volta sterilizzata, è pronta all'uso. Andrà poi svuotata nel water, lavata con un detergente intimo e sciacquata sotto acqua corrente una volta piena, dopo almeno 6-8 ore di utilizzo.

L'effetto ventosa impedisce ogni fuoriuscita, quindi nessun rischio macchie! Per estrarla, basta premere le pareti della coppetta per eliminare l’effetto ventosa e tirarla fuori delicatamente. Ovviamente, va sempre maneggiata con mani pulitissime.

Può essere usata da chi ha l'utero retroverso, retroflesso, retroverso flesso e anche da chi soffre di endometriosi. È compatibile con la spirale e la pillola anticoncezionale, ma non con l'anello vaginale e il preservativo femminile. Va rimossa prima dei rapporti sessuali.

Spugnetta mestruale

La spugna mestruale va inserita come un tampone e funziona allo stesso modo, ma con delle differenze sostanziali: è un prodotto di origine naturale, privo di sostanze chimiche potenzialmente tossiche, biodegradabile e sostenibile. Inoltre, assorbe di più e, restando completamente all'interno, è meno esposta a germi e batteri.

Le spugne sono disponibili in diverse misure, adatte a ogni tipo di flusso mestruale, hanno forma anatomica e sono molto morbide. Possono anche essere sagomate per adattarle meglio alle proprie esigenze.

Prima di utilizzarla, la spugna va lasciata in ammollo in acqua e aceto per neutralizzarne il ph. Nonostante sembri grande, dopo essere stata inumidita diventa morbida e maneggevole. Va poi inserita esattamente come si fa con un tampone, spingendola con il dito.

Una volta posizionata, assorbe il sangue direttamente all’interno senza provocare spiacevoli fuoriuscite. La comodità è assicurata, mentre la copertura è totale per un massimo di 4 o 5 ore. Con questa soluzione è possibile avere rapporti sessuali durante il periodo del ciclo. Per estrarla poi, basta tirarla fuori delicatamente.

Dopo il ciclo, va lasciata in acqua calda e aceto e fatta asciugare all’aria. Una volta asciutta, bisogna riporla in un luogo pulito in vista dell’utilizzo successivo. Si può acquistare online e nei negozi specializzati. Il risparmio economico è notevole, considerando che costa circa 8 euro. Esistono anche delle spugne usa e getta, sintetiche ma riciclabili, che costano circa 15-20 euro per pacchetto da 5, che durerà circa 5 mesi.

Assorbenti lavabili

Gli assorbenti lavabili hanno la stessa forma di quelli usa e getta e si indossano allo stesso modo, attaccandoli allo slip. Invece delle strisce adesive, per mantenerli fermi c'è un bottoncino.

Solitamente sono composti da tre parti: una a contatto con la pelle, una assorbente interna e una impermeabile all’esterno.
Sono tutti fatti di materiali traspiranti e ipoallergenici come il pile, il cotone biologico o il bambù.

Lavare questi assorbenti è semplicissimo, infatti possono essere lavati in lavatrice a 40 gradi, insieme al resto della biancheria. L’importante è evitare di utilizzare sostanze come candeggina o smacchiatori, che potrebbero danneggiare i tessuti e irritare la pelle. Per smacchiarli basta metterli prima in ammollo per una notte in acqua fredda e sapone di Marsiglia. Infine, almeno una volta l’anno è consigliato di fare almeno un ciclo a 60 gradi.

Tra i loro vantaggi che non causano irritazioni e sensazioni spiacevoli. Hanno una durata di 4/5 anni e dunque sono un vero e proprio investimento a lungo termine. Il risparmio economico è notevole, perché in un anno spendiamo circa 170 euro per gli assorbenti usa e getta, mentre un set di 5 assorbenti lavabili costa circa 20-25 euro. Non solo quelli usa e getta sono un prodotto destinato all’indifferenziato, ma il consumo per una vita è di circa 11.500 assorbenti.

In ultimo, ma non meno importante, questa scelta riduce notevolmente l’impatto ambientale. È però importante lavarli in modo corretto, con detersivo ecologico, per ridurre il più possibile inquinamento e consumo di acqua.

Assorbenti compostabili

Apparentemente identici agli assorbenti tradizionali, quelli compostabili sono fatti completamente in cotone biologico, possono essere smaltiti nell'umido e si decompongono in soli tre mesi. Si attaccano allo slip con le strisce di colla presenti sul retro e sulle ali, come qualsiasi altro assorbente, e si cambiano al bisogno.

Oltre ad avere un minore impatto ambientale rispetto agli assorbenti tradizionali, perché appunto compostabili, sono ottimi per chi soffre di allergie e irritazioni.

L'unico svantaggio è che sono più costosi, perché costano in media 5 euro per un pacchetto da dieci pezzi. Si trovano nei supermercati più forniti, nei negozi specializzati in prodotti eco-biologici e online.

Disco mestruale

Simile nell'uso alla coppetta, si tratta di un disco in silicone medicale, con un sacchetto dello stesso materiale che raccoglie il flusso. Va messo all'altezza della cervice, lasciando libero il canale vaginale. Per questo può essere indossato anche durante i rapporti. Una volta pieno, dopo circa 10-12 ore, va rimosso.

La versione usa e getta va buttata, ma può essere riciclata, mentre quella riutilizzabile va lavata e sterilizzata come la coppetta mestruale. I dischi usa e getta costano in media 15 euro, quelli riutilizzabili 40 euro.

Intimo assorbente

L'intimo assorbente è una delle soluzioni più ecologiche e pratiche. Esteticamente identici ai normali slip, hanno uno strato assorbente centrale, racchiuso in un doppio strato anti-odore, che riesce a trattenere il flusso fino a sei ore, in base all'intensità.

In commercio se ne trovano di diversi modelli, misure e capacità di assorbenza. Si lavano in acqua fredda a mano subito dopo l'uso e una volta al mese in lavatrice, con un ciclo delicato. Se lavati correttamente, durano circa due anni.

Si possono acquistare online al prezzo medio di 30 euro a slip.