
Un’ambulanza completamente riadattata per poter soccorrere animali notte e giorno, sette giorni su sette. Arriva così, anche in Lombardia (questo servizio esiste già in Liguria e in Piemonte) l’ambulanza veterinaria, attualmente attiva in tutta l’area del Varesotto.
Al momento, la sezione di Varese di Ambulanze Veterinarie può soccorrere "solo gli animali d'affezione che abbiano un proprietario a cui possiamo fare riferimento perché sostenga le spese veterinarie". Un servizio utilissimo per tutti proprietari di animali domestici, soprattutto per quelli più anziani, spesso in difficoltà nel momento in cui si devono prendere cura dei propri animali quando devono prevedere spostamenti e trasporti alla clinica veterinaria. I volontari della sezione, infatti, si occupano anche dei trasporti da casa alle cliniche veterinarie e viceversa.
L'Onlus Ambulanze Veterinarie Italia, da tempo impegnata nella protezione e nell'assistenza degli animali, sta inoltre già lavorando per stipulare con i vari Comuni quelle convenzioni necessarie per recuperare i randagi, e con la Regione, responsabile della gestione degli animali selvatici.
"La sede operativa, che sarà inaugurata il prossimo 27 aprile, è a Malnate, dobbiamo infatti ringraziare l'associazione Sos Malnate che ci ospita nei suoi spazi – spiega Gian Marino Dotti, presidente della Onlus Ambulanze Veterinarie Italia -. Ad oggi per quanto riguarda Varese e provincia possiamo contare su 29 volontari, un'ambulanza e un'auto medicale. L'ambulanza è un mezzo precedentemente utilizzato per gli umani che è stato completamente riadattato in modo da poter accogliere i nuovi pazienti, almeno quelli fino a cento chili. Per gli animali più grandi, per esempio i cavalli e i bovini, utilizziamo degli appositi rimorchi. Sull'ambulanza operano tre volontari per volta e sull'auto medicale due".
"Sono molto orgoglioso dei miei ragazzi. Hanno un'età variabile dai 18 ai 65 anni e sono per l'80 per cento donne – continua Gian Marino Dotti – Per formare un volontario servono circa due mesi e mezzo: devono frequentare corsi teorici e pratici divisi in sei moduli da sei ore ciascuno, con tanto di simulazioni di guida e di interventi, in modo da essere sicuri di operare nella più completa sicurezza. Non infatti è semplice occuparsi di pazienti che in molti casi non sono felici di essere manipolati e di lasciarsi aiutare, specialmente quando sono di grandi dimensioni".