Anche l’Italia dice basta agli allevamenti di animali per produrre pellicce: la svolta storica già nel 2022

Con l’approvazione definitiva del testo della Legge di bilancio, dal 1 gennaio 2022 saranno vietati gli allevamenti di tutti gli animali da pelliccia, compresi i visoni. Ed entro il 30 giugno, anche gli allevamenti ancora esistenti saranno smantellati, con indennizzi per i proprietari.
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Martina Alfieri 22 Dicembre 2021

Una decisione che gli animalisti aspettavano da anni: dal 1 gennaio 2022, anche in Italia sarà vietato l’allevamento di animali per ricavarne pellicce. Visoni, procioni, cincillà e altre specie non saranno più costrette a subire torture e crudeltà per diventare costosi capi d’abbigliamento per l’uomo. La svolta è arrivata con l’approvazione di un emendamento alla Legge di bilancio 2022, che significherà la sopravvivenza di migliaia di animali ogni anno.

Lo stop agli allevamenti prevede anche la chiusura delle attività già esistenti entro il mese di giugno, con indennizzi per gli allevatori. Le aziende riceveranno anche incentivi per riconvertirsi in impianti agrovoltaici, che uniscono la produzione di energia rinnovabile all’agricoltura sostenibile.

Al momento, in Italia, gli allevamenti di visoni ancora attivi sono 5 (nelle province di Brescia, Cremona, Forlì-Cesena, Ravenna, L’Aquila), per un totale di 7039 esemplari, mentre altri 5 sono senza animali. L’allevamento dei visoni era però già stato temporaneamente sospeso in tutto il paese a causa della pandemia.

La LAV – Lega Anti Vivisezione – è stata tra i primi a festeggiare la vittoria animalista: “L’Italia è un paese più civile, abbiamo messo la parola fine ad una industria crudele, anacronistica, ingiustificabile che non ha più motivo di esistere in una società civile dove il valore di rispetto per gli animali, in quanto esseri senzienti, è sempre più diffuso e radicato”, afferma Simone Pavesi, responsabile area Moda Animal Free.

Erano ormai dieci anni che la LAV e altre associazioni di tutela degli animali chiedevano la messa al bando degli allevamenti da pelliccia. L’emendamento era stato annunciato a novembre da Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo e della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente (LEIDAA), durante la presentazione dello studio “L’allevamento di visoni in Italia: Mappatura e prospettive future”, realizzato da Human Society International.

Ora si attende l’approvazione finale della Legge di Bilancio, che porterà l’Italia, con il divieto agli allevamenti per pellicce, su una strada già intrapresa da diversi paesi europei.