Perché le batterie degli smartphone smettono di funzionare e qual è il problema ambientale: cos’è il BatteryGate

Sapevi che alcuni dispositivi sono stati programmati per smettere di funzionare al meglio dopo alcuni anni?
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Francesco Castagna 11 Gennaio 2024

Telefoni rallentati, batterie che nel corso degli anni smettono performano sempre peggio. È l'iPhone BatteryGate, un caso che negli Stati Uniti d'America è balzato agli onori della cronaca a partire da novembre del 2023, perché era partita nel Regno Unito una class action miliardaria contro Apple per aver intenzionalmente programmato il rallentamento delle prestazioni dei telefoni. Circa 24 milioni di consumatori si sono uniti alla battaglia di un attivista inglese, Justin Gutmann, per chiedere all'azienda circa 1,83 miliardi di euro o 1,9 miliardi di dollari. Ma perché si chiama BatteryGate e, soprattutto, in che modo la politica delle aziende che programmano intenzionalmente l'obsolescenza programmata dei dispositivi potrebbe impattare sull'ambiente?

Il termine BatteryGate deriva per l'appunto dalle batterie dei telefoni che, con il passare degli anni, hanno prefigurato le loro prestazioni. Di conseguenza la carica di un telefono dura sempre meno, anche se carico, costringendo i consumatori a passare a un altro dispositivo. Per i telefoni compatti, dove quindi non è possibile cambiare la batteria senza disassemblare il telefono, va da sé che una situazione del genere impone un cambio di telefono. Il costo ambientale è considerevole, perché tutti i telefoni che non vengono utilizzati finiscono nuovamente in un processo che produce nuove emissioni di anidride carbonica e altri gas climalteranti. Quando i dispositivi presentano problemi di questo tipo, spesso siamo di fronte a un caso di obsolescenza programmata, ovvero un processo per cui "vengono suscitate nei consumatori esigenze di accelerata sostituzione di beni tecnologici o appartenenti ad altre tipologie", come spiega il dizionario enciclopedico della Treccani.

La maggior parte di questi prodotti però spesso non torna alle aziende, ma finisce in discarica. Dispositivi come i telefoni sono ricchi di materiali RAEE di cui ti avevamo già parlato. Se non smaltiti correttamente, questi dispositivi contengono sostanze potenzialmente inquinanti e rischiano di arrecare gravi danni all’ambiente e alla salute delle persone.