La Cuscuta è una pianta di natura parassitaria appartenente alla famiglia delle Convolvulacee. È nota anche come “pianta vampiro” perché succhia la linfa di altre piante. Non solo, oltre a depredare dei nutrienti la pianta ospite, “succhia” anche i suoi geni, come dimostrato in uno studio pubblicato sulla rivista Nature, condotto da un gruppo di ricercatori della Penn State University. Può essere scambiata per un innocuo filo d'erba, ma se la trovi nel tuo giardino devi fare molta attenzione.
La Cuscuta si riconosce dal sottile stelo di colore tra il giallo e l'arancione; non ha radici e tantomeno foglie ma produce fiori. A guardarla, questa “pianta vampiro” potrebbe ricordare un groviglio di fili. Lo stelo ha un diametro di circa 1 o 2 millimetri e può essere lungo decine di metri. La pianta è dotata di austori. È con questi che penetra nella pianta ospite per assorbire i nutrienti. La sua crescita è piuttosto rapida e nel giro di poco tempo copre del tutto la pianta ospite.
La Cuscuta è diffusa sia nelle regioni tropicali sia in quelle temperate. È presente anche in Italia, sia al livello del mare sia in montagna. Come habitat è possibile trovarla in aree agricole, infatti non è raro che un campo ne sia infestato e ciò vale soprattutto per le colture di legumi e di erba medica. Ancora, la presenza di questa pianta è sovente in aree erbose naturali come pascoli e prati. La sua presenza può essere rivelata anche in giardini e orti.
Dopo che il seme è germogliato, il germoglio cerca una pianta ospite nelle vicinanze. L’ospite va trovato nel giro di una decina di giorni altrimenti il germoglio muore. La Cuscuta riconosce la “preda” grazie a dei sensori chimici che si attivano al contatto con questa. Una volta che la pianta ospite è stata individuata, la Cuscuta si avvolge attorno con gli austori che penetrano nel tessuto della “vittima”, succhiando i nutrienti. È in questo momento che le radici della Cuscuta cominciano ad atrofizzarsi e morire.
Una volta che la pianta ospite è stata attaccata, la Cuscuta si può estendere, attaccandone altre. I danni provocati sono immaginabili: la pianta ospite, privata dai suoi nutrienti, s’indebolisce. Nel caso delle colture agricole, la produzione del raccolto è compromessa. La pianta vampiro, inoltre, può anche fare da vettore di parassiti come il fitoplasma.
Una volta che la pianta ospite è stata attaccata, la Cuscuta si può estendere, attaccandone altre. I danni provocati sono immaginabili: la pianta ospite, privata dai suoi nutrienti, s’indebolisce. Nel caso delle colture agricole, la produzione del raccolto è compromessa. La pianta vampiro, inoltre, può anche fare da vettore di parassiti come il fitoplasma.
Per debellare la Cuscuta si possono utilizzare prodotti in modalità preventiva: il terreno va trattato durante il periodo invernale. Una maggiore efficacia si ha con terreni umidi e temperature non superiori ai 15°. Se la Cuscuta è già presente, bisogna eliminarla manualmente.
Articolo di Vincenzo Borriello