Aumenta il prezzo degli alimenti e la colpa è anche degli eventi metereologici estremi

Come cambiano i prezzi degli alimenti a causa delle ondate di calore? È l’inflazione climatica, che si aggiunge a quella “ordinaria”.
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Francesco Castagna 4 Agosto 2023

Gli effetti degli eventi meteorologici estremi legati ai cambiamenti climatici pesano anche sul carrello della spesa dei consumatori. Non sono soltanto le analisi di Coldiretti a evidenziarlo, quando l'associazione lancia l'allarme dei cali dei raccolti a causa delle alluvioni o degli incendi che hanno colpito duramente i campi degli agricoltori, ma anche gli ultimi dati Eurostat disponibili sul tema.

A causa degli eventi meteorologici estremi degli ultimi mesi ogni italiano spenderà 41 euro in più all'anno per la spesa. Secondo l'Ufficio statistico dell'Unione europea, Tali eventi, tra cui ondate di calore, inondazioni e tempeste, hanno causato perdite economiche per oltre 145 miliardi di euro nell'UE nell'ultimo decennio. Inoltre, la media mobile di 30 anni delle perdite economiche legate al clima mostra una chiara tendenza, aumentando di quasi il 2% all'anno nell'ultimo decennio".

A pesare sulle spalle degli italiani quindi non è soltanto l'effetto dell'inflazione che, anche se in calo e alla pari di Aprile 2022, non fa scendere i prezzi degli alimenti sugli scaffali dei supermercati. Secondo i dati Istat elaborati dall’Unione nazionale dei consumatori infatti, ha fatto aumentare la spesa media dell'11,2%. I beni di prima necessità sono a rischio: il prezzo dello zucchero è a livelli record, con un aumento del 46% allo scorso anno.

E ogni volta che leggiamo di una perdita di raccolto a causa di alluvioni, incendi, o eventi simili dobbiamo interpretare il fatto anche in questo modo: a domanda invariata del bene, molto probabilmente ci sarà un rincaro dei prezzi per via della disponibilità minore del prodotto.

Arriva l’inflazione climatica, che con le ondate di calore fa aumentare i listini. Lo spiegano gli esperti di Consumerismo, associazione di settore a difesa dei consumatori. Secondo l'analisi condotta dalla associazione no profit, nel solo settore alimentare i cambiamenti climatici influiscono fino al +3,2% sui prezzi al dettaglio.

Un aggravio di spesa in media pari a +246 euro annui per una famiglia con due figli solo per l’acquisto di cibi e bevande, e una stangata complessiva sugli italiani, a parità di consumi, di circa 4,7 miliardi di euro all’anno.

A pesare su queste variazioni di prezzo sono principalmente due macro-fattori: l'utilizzo dei condizionatori che pesa sulla bolletta e il conflitto russo-ucraino che ci dimostra, oltre all'orrore della guerra, la limitatezza di non progettare una sicurezza energetica e alimentare, per via della crisi del grano.