In Scozia c’è un numero anomalo di infezioni di Norovirus, un virus a RNA che provoca forti gastroenteriti.
Secondo i dati della Public Health Scotland, nell’ultima settimana di novembre sono state registrati 1.474 positivi confermati, il 60% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso quando erano stati 922.
Considera che i numeri sono più alti anche rispetto al 2015 e al 2019, quando la media quinquennale per lo stesso periodo di tempo tra questi due punti nel tempo è stata di 1144 persone infette.
Il timore delle autorità sanitarie scozzesi è che questo focolaio possa gravare su un sistema ospedaliero già messo alle strette dall’aumento dei casi di influenza e la ripresa, inevitabile, delle infezioni da Sars-CoV-2.
Il contagio con il Norovirus è molto facile, soprattutto adesso che siamo alle prese con il primo inverno senza più alcuna restrizione anti-Covid che, negli anni, hanno “disallenato” il nostro sistema immunitario a combattere virus, infezioni e patogeni rendendoci inevitabilmente più vulnerabili.
La trasmissione può avvenire da persona a persona per via orofecale o via aerosol, attraverso il contatto con superfici contaminate oppure con l’assunzione di acqua o cibo infetti.
I norovirus, scoperti nel 1972 e appartenenti alla famiglia dei Caliciviridae, sono tra i più diffusi responsabili di gastroenteriti acute di origine non batterica nell’uomo.
Considera che solitamente circolano in contesti comunitari, negli ospedali, nelle case di riposo, nelle scuole o negli ambienti confinati e sono assai difficili da controllare: per questo, ribadisce l’Istituto Superiore di Sanità, sono necessarie misure sanitarie rigorose.
Una volta che penetra nel tuo organismo, il virus ha un tempo di incubazione di 12-48 ore, provocando poi un’infezione che può durare dalle 12 alle 60 ore con sintomi simili a quelli delle gastroenteriti:
La malattia connessa a un’infezione da norovirus di solito non ha conseguenze serie e la maggior parte delle persone guarisce in 1-2 giorni soprattutto attraverso l’assunzione di molti liquidi in modo da compensare la disidratazione conseguente a vomito e diarrea: una complicazione seria specialmente per i bambini, gli anziani e i soggetti con precario equilibrio metabolico o cardiocircolatorio.
Ad oggi, infatti, non esiste un trattamento specifico contro il norovirus, né un vaccino preventivo.
Fonte | Public Health Scotland