
È uno degli uccelli più rari in Europa, Italia inclusa, dove fino qualche anno fa era una specie solo migratrice. La cicogna nera (Ciconia nigra), specie appartenente alla famiglia delle Ciconiidae, è un uccello leggermente più piccolo rispetto alla più nota cicogna bianca e, fatta esclusione per il ventre e alcune penne sotto le ali di colore bianco, si distingue per il suo colore nero con leggere sfumature tendenti al verde-viola metallico.
Dal 2016 circa la cicogna nera è diventata stanziale sull'Altopiano della Sila, in Calabria. È in questa area geografica, infatti, che la cicogna nera viene studiata da diversi anni, trattandosi di una specie rara che è tornata a nidificare in Italia solo recentemente.
Negli ultimi sette anni la cicogna nera sverna regolarmente in Sila: nell’estate del 2021, per la prima volta, è stata documentata la riproduzione nell'area delll’altopiano, un evento eccezionale documentato da parte del GLC LIPU Sila: non solo la cicogna ha nidificato a una quota mai registrata prima, ma quel nido su albero, è l’unico di cui si abbia conoscenza nel Sud Italia.
Nel 2022 la cicogna nera ha nuovamente nidificato in Sila e ha involato con successo due giovani, esattamente come l’anno prima. Infine, pochi giorni fa, un adulto svernante è stato osservato sorvolare i boschi innevati del Parco Nazionale della Sila a quota 1300 metri, l’ennesimo spettacolo della natura ripreso dall'ornitologo Gianluca Congi, coordinatore del Glc Lipu Sila e vice presidente della Società Ornitologica Italiana. Congi è ormai considerato il massimo esperto di questa specie, tant’è che le sue osservazioni lo hanno portato a scrivere diversi studi poi pubblicati su riviste specializzate di ornitologia.
La cicogna nera è una specie tutelata dalla direttiva europea “Uccelli”, da convenzioni internazionali e da leggi nazionali, che la considerano specie particolarmente protetta. La buona notizia è che in Italia le coppie riproduttive sono in leggero ma costante aumento, specialmente in alcune regioni del Meridione.