
Recentemente, la Commissione Finanze del Senato ha approvato un provvedimento che prevede l'aumento delle accise sul gasolio, accompagnato da una riduzione equivalente delle accise sulla benzina. Questa misura mira a riallineare la tassazione dei due carburanti, rispondendo alle direttive dell'Unione Europea e finanziando il rinnovo del contratto nazionale del trasporto pubblico locale.
Attualmente, l'accisa sulla benzina è di 728,40 euro per mille litri (circa 72,84 centesimi al litro), mentre quella sul gasolio è di 617,40 euro per mille litri (circa 61,74 centesimi al litro). La differenza di circa 11 centesimi al litro ha storicamente favorito l'uso del diesel. Il nuovo provvedimento prevede un aumento dell'accisa sul gasolio compreso tra 1 e 2 centesimi al litro, con una contestuale riduzione dell'accisa sulla benzina della stessa entità.
Secondo le stime del Codacons, un aumento di 1 centesimo al litro dell'accisa sul gasolio comporterebbe un incremento di circa 0,61 euro per un pieno da 50 litri, considerando anche l'IVA. Su base annua, ciò si tradurrebbe in un aggravio di spesa complessivo di circa 245 milioni di euro per i proprietari di auto diesel. Se l'aumento fosse di 2 centesimi al litro, l'aggravio raddoppierebbe, raggiungendo i 490 milioni di euro.
L'allineamento delle accise risponde all'impegno dell'Italia nei confronti dell'Unione Europea, che considera la disparità di tassazione tra benzina e diesel come un "sussidio ambientalmente dannoso". Il diesel è ritenuto più inquinante della benzina, e la riduzione dei sussidi ad esso associati è vista come un passo verso la transizione ecologica. Le risorse generate dall'aumento delle accise sul gasolio saranno destinate al finanziamento del trasporto pubblico locale.
La decisione ha suscitato un acceso dibattito. Le opposizioni hanno accusato il governo di tradire le promesse elettorali di riduzione delle accise sui carburanti. Il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra, Tino Magni, ha dichiarato che il governo sta "tradendo l'ennesima promessa fatta agli italiani". Il capogruppo del PD al Senato, Francesco Boccia, ha criticato l'esecutivo per aver negato l'intenzione di aumentare le accise sul diesel, per poi procedere con l'aumento.
L'aumento delle accise sul gasolio rappresenta un passo significativo nella politica fiscale italiana, con implicazioni economiche e ambientali rilevanti. Mentre mira a promuovere una maggiore equità fiscale e a sostenere la transizione ecologica, comporta anche un aumento dei costi per una parte significativa degli automobilisti italiani. Sarà fondamentale monitorare l'implementazione della misura e valutare i suoi effetti sull'economia e sull'ambiente nel medio e lungo termine.