Un dettaglio inquietante emerge sull’incidente avvenuto lo scorso 19 maggio sulla Pedemontana, a Lomazzo (provincia di Como), dove un pullman che trasportava due scolaresche di ritorno da una gita si è schiantato contro un tir, causando la morte della maestra Domenica Russo.
Secondo le indagini in corso, l’autista del mezzo, Francesco Pagano, 60 anni, al momento dell’impatto stava utilizzando lo smartphone. Non solo: avrebbe scritto su WhatsApp con entrambe le mani mentre era alla guida, come testimoniato da una foto scattata poco prima dello schianto.
L’immagine – ora agli atti dell’inchiesta – ritrae l’uomo con tutte e due le mani sul telefono, mentre il veicolo era in movimento. Questo elemento sta assumendo un ruolo centrale nelle indagini per chiarire le cause del tragico incidente. Secondo la ricostruzione, l’autista non avrebbe avuto le mani sul volante al momento dello scontro, una circostanza che avrebbe ridotto drasticamente la possibilità di evitare l’impatto o di reagire in tempo.
Nello schianto ha perso la vita la docente Domenica Russo, mentre numerosi studenti e accompagnatori sono rimasti feriti. Le responsabilità sono ora al vaglio delle autorità, che stanno verificando le eventuali omissioni da parte dell’azienda di trasporti, nonché i comportamenti del conducente nelle ore precedenti all’incidente.
L’episodio ha suscitato grande indignazione e preoccupazione, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza nei trasporti scolastici e sull’uso degli smartphone alla guida. Una distrazione, anche solo di pochi secondi, può avere conseguenze irreparabili, soprattutto quando si ha la responsabilità della vita di decine di bambini.
L’inchiesta prosegue per accertare ogni dettaglio, ma quanto già emerso rappresenta un duro colpo per le famiglie coinvolte e un campanello d’allarme per l’intero sistema di trasporto scolastico.