Aveva un tumore così grande che per toglierlo gli hanno demolito e poi ricostruito la parete toracica: salvo uomo di 50 anni

Un uomo di 50 anni era stato colpito da un condosarcoma, un raro tumore di ossa e cartilagine. Per rimuoverlo, i chirurghi dell’ospedale dell’Angelo di Mestre hanno dovuto demolirgli la parete toracica compresi lo sterno, le prime quattro coste, i muscoli pettorali e la pelle che li ricopriva, ossa e tessuti che il tumore aveva coinvolto per poi ricostruire tutto con una protesi sintetica.
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Kevin Ben Alì Zinati 6 Giugno 2024
* ultima modifica il 06/06/2024

Un tumore così grosso che per rimuoverlo hanno dovuto demolirgli la parete toracica e poi ricostruirla.

È la storia di un paziente di 50 anni di Jesolo che negli scorsi giorni è stato sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico nelle sale operatorie dell’ospedale dell’Angelo di Mestre.

L’uomo era stato colpito da un tumore maligno in pieno torace che i medici hanno subito identificato come un condosarcoma, una neoplasia rara che coinvolge l’osso e la cartilagine.

Il Gruppo oncologico multidisciplinare che l’ha valutato ha capito in fretta che la chemioterapia non rappresentava una strada percorribile così si si è messo al lavoro per delineare le linee operative per la rimozione di quell’enorme massa.

Così hanno organizzato una sala operatoria dedicata per tutta la giornata e hanno trasportato l’uomo sotto l’occhio attento di due specifiche équipe, una di chirurgia toracica e una di chirurgia plastica.

Come ti accennavo all’inizio, i chirurghi hanno prima dovuto demolire la parete toracica, compresi lo sterno, le prime quattro coste, i muscoli pettorali e la pelle che li ricopriva, insieme poi anche alle ossa e ai tutti i tessuti che il tumore aveva coinvolto.

Una volta rimossa la massa, hanno quindi proceduto con la ricostruzione del torace, che. È avvenuta attraverso l’impianto di una protesi sintetica.

Durato oltre 7 ore, l’intervento è stati un successo al punto da ricevere il plauso anche del Governatore Luca Zaia, che sul proprio profilo Facebook ha esaltato la competenza e l’avanguardia dell’Ospedale dell’Angelo.

Nel frattempo, del decorso postoperatorio si è svolto regolarmente e l’uomo è stato dimesso. Dovrà seguire il programma di follow up oncologico periodico ma ad oggi sta bene ed è fuori pericolo.

Fonte | Ansa

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