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Alla scoperta dello squalo martello: quali sono le curiosità da sapere sul predatore con la testa dalla forma unica

Il nome squalo martello indica in realtà tutti i pesci appartenenti alla famiglia Sphyrnidae, che racchiude diverse specie dalle caratteristiche diverse tra loro, molte delle quali sono a rischio estinzione per via della pesca eccessiva. Scopri dove vivono gli squali martelli e se è legittimo considerarli un pericolo per l’uomo.
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Alessandro Bai 21 Maggio 2021

Il termine squalo martello è usato per descrivere non un solo animale, ma tutti quei pesci di grossa taglia che appartengono alla famiglia Sphyrnidae. Di squali martello, infatti, ne esistono diverse specie, accomunate dalla particolare testa a forma di T che è tipica di questo predatore, considerato molto pericoloso per via delle grandi dimensioni e per il carattere aggressivo, anche se gli attacchi veri e propri nei confronti dell‘uomo non sono poi così frequenti.

Negli anni, la popolazione di squali martelli è diminuita in modo importante, specialmente per via della pesca intensiva che prende di mira le pinne di questi animali, utilizzate in Asia per realizzare una zuppa tradizionale. Di conseguenza, secondo le stime contenute nella red list dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), diverse specie di squalo martello sono considerate a rischio estinzione. Pensa che nel Mar Mediterraneo il numero di questi animali è calato del 98% in 10 anni, e a settembre 2020 un piccolo branco di Sphyrnidae è stato avvistato per la prima volta da circa 11 anni.

Squalo martello

Caratteristiche

Il nome squalo martello ti fa pensare probabilmente a un preciso tipo di squalo, caratterizzato da una testa a forma di T che ricorda, appunto, un martello. In realtà, come ti anticipavo, la famiglia Sphyrnidae comprende numerose specie, molte delle quali sono minacciate e alcune con nomi particolari: è il caso dello squalo martello dal berretto, una specie dalle dimensioni ridotte che è diventata sempre più rara nel corso degli anni e che è nota per l'abitudine di cibarsi principalmente di alghe, un fatto inedito per questi predatori. Lo squalo martello smerlato (Sphyrna lewini), invece, è uno dei più conosciuti all'interno della famiglia ed è anch'esso fortemente minacciato, oltre a essere in grado di raggiungere profondità anche di 500 metri. Quando si parla di questo pesce come un pericolo per l'uomo, però, si pensa soprattutto allo squalo martello maggiore, che come suggerito dal nome può avere dimensioni importanti, arrivando anche a 6 metri di lunghezza. La testa di uno squalo martello, invece, ha una larghezza corrisponde solitamente circa al 25% della sua lunghezza.

Questo predatore mangia crostacei, molluschi, pesci, razze e squali di taglia più piccola; la distribuzione delle varie specie può essere diversa, ma in generale lo squalo martello è diffuso nell'Oceano Atlantico e nell'Oceano Indo-Pacifico, dove può essere trovato in prossimità delle coste.

Immagine di uno squalo martello, con in evidenza la testa dalla peculiare forma a T.

Curiosità

Naturalmente gli squali martelli sono considerati affascinanti soprattutto per la forma particolare della loro testa. Ci sono varie ipotesi sull'origine di questa conformazione unica, che fa sì che occhi e narici siano posizionati lateralmente e molto più distanti tra di loro rispetto alla norma. In primis, si pensa che l'aspetto a martello della testa possa aiutare l'animale a compiere movimenti più agili, ma potrebbe essere utile anche per poter godere di un campo visivo più ampio e riuscire ad annusare una porzione di acqua superiore. Infine, dato che gli squali possiedono un organo che permette loro di percepire i campi elettromagnetici, la testa a T consentirebbe ai pesci della famiglia Sphyrnidae di sfruttare questa caratteristica su un'area più estesa.