Avvistato un tragulo in una foresta vietnamita: se ne erano perse le tracce da quasi 30 anni

Creduto ormai estinto, il tragulo del Vietnam è stato immortalato da delle fototrappole distribuite nelle aree meridionali del Paese. Si tratta di una specie che non veniva avvistata da una generazione, fortemente minacciata dalla tagliole di una caccia illegale, conseguenza della richiesta di bushmeat nell’Asia orientale.
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Gaia Cortese 13 Novembre 2019

Ha le dimensioni di un grande coniglio e una caratteristica striatura argentata sul dorso. I suoi incisivi sono simili a delle zanne ed è privo di corna. Probabilmente non ti è mai capitato di sentire parlare, tanto meno di vedere, un tragulo, non solo perché questo curioso animale vive nella foresta del Vietnam meridionale, ma anche perché a lungo se ne erano perse le tracce. L’ultimo avvistamento del tragulo del Vietnam (Tregulus versicolor), infatti, risale al 1990 quando un cacciatore ne aveva ucciso un esemplare e ne aveva donato il corpo agli scienziati.

Quando tra novembre 2017 e luglio 2018 sono state allestite delle fototrappole dal team di studiosi di Andrew Tilker, biologo dottorando al Leibniz Institute for Zoo and Wildlife Research in Germania ed esperto di fauna selvatica del Sud-Est asiatico presso il gruppo ambientalista Global Wildlife Conservation, sono state immortalate le immagini di 280 singoli incontri con i traguli, sebbene alcuni di essi potrebbero essere relativi allo stesso animale.

Tilker si è detto entusiasta quando ha controllato le fototrappole e ha visto le foto di un tragulo con i fianchi argentati. Questa specie, infatti è seriamente minacciata dalle numerose tagliole distribuite nella foresta (la caccia illegale con tagliole è molto diffusa in Vietnam), e gli autori della scoperta, pubblicata su Nature Ecology & Evolution, si augurano che questa specie possa ricevere sempre più protezione. Oltre al tragulo, infatti, le tagliole hanno spinto sull’orlo dell’estinzione anche altre specie animali come la saola (Pseudoryx nghetinhensis) e il muntjak gigante (Muntiacus vuquangensis).

La caccia illegale in Vietnam è la diretta conseguenza della richiesta di bushmeat nell’Asia orientale e ha portato alla scomparsa degli animali in habitat vietnamiti che un tempo erano incontaminati. Le trappole catturano e uccidono in modo indiscriminato praticamente tutto ciò che si muove nella foresta, dando origine a quella che viene chiamata la “sindrome della foresta vuota”.

Oggi, grazie alle evidenze che hanno fornito le fototrappole, sappiamo che il tragulo del Vietnam preferisce gli ambienti asciutti delle foreste, ma gli scienziati hanno l’intenzione di posizionare ulteriori fototrappole in altre regioni ricche di foreste per portare a termine la prima ricerca strutturata della specie. L’obiettivo è quello di proteggere questi animali e tutelare la biodiversità del Paese.