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Bambina segregata in casa per sei anni: salvata dalla polizia in Brasile, arrestati i genitori

Bambina di 6 anni segregata nella sua stanza fin dalla nascita a Sorocaba, in Brasile. Salvata dalla polizia, ora è in una casa famiglia. Arrestati i genitori per sequestro.
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Redazione 8 Settembre 2025

Una bambina di sei anni è stata ritrovata in condizioni disumane a Sorocaba, nello Stato di San Paolo, Brasile. La piccola era costretta a vivere segregata in casa, chiusa a chiave nella sua stanza fin dalla nascita, senza alcun contatto con il mondo esterno. Nessuna scuola, nessuna vaccinazione, nessuna parola pronunciata. Solo silenzio, solitudine e abbandono.

Segnalazione anonima e intervento della polizia: il salvataggio

A dare il via al salvataggio è stata una segnalazione anonima ricevuta dalle autorità locali. Quando la polizia brasiliana è intervenuta, ha trovato una scena che ha lasciato gli agenti sconvolti: la bambina non era mai uscita di casa, non sapeva parlare e comunicava solo con suoni indistinti, simili a versi animali.

Secondo quanto riferito dagli assistenti sociali, la piccola appariva confusa e apatica, incapace di reagire agli stimoli. I suoi capelli erano completamente annodati, come se non fossero mai stati lavati. La bambina si nutriva solo di liquidi e, al momento del ritrovamento, risultava a digiuno da ore.

Ricovero in ospedale e affidamento a una casa famiglia

Dopo il salvataggio, la bambina è stata trasferita in ospedale per una valutazione completa delle sue condizioni psicofisiche. In seguito, è stata affidata a una casa famiglia, dove inizierà un percorso di recupero per riconquistare ciò che le è stato negato per anni: un’infanzia, una voce, una vita.

Nel frattempo, i genitori sono stati arrestati con l’accusa di sequestro di persona. La madre, interrogata dalla polizia, avrebbe risposto in modo freddo e distaccato, senza mostrare alcun rimorso. “Non sembrava nemmeno comprendere la gravità della situazione”, ha dichiarato Renata Zanin, capo della polizia locale.

Un caso che ricorda altri episodi di infanzia negata

Questa vicenda ha suscitato forti reazioni in Brasile e non solo, ricordando un altro episodio simile avvenuto pochi mesi fa in Spagna, a Oviedo. In quell’occasione, tre fratellini – due gemelli di 8 anni e il fratello maggiore di 10 – erano stati trovati in una casa invasa da sporcizia, farmaci, escrementi di animali e perfino un gatto gravemente malato.

Anche in quel caso, i bambini non frequentavano la scuola, indossavano pannolini nonostante l’età e dormivano chiusi in letti con le sbarre. La madre, una donna americana, e il padre, tedesco, avevano giustificato l’isolamento come una forma di protezione iniziata durante la pandemia da Covid-19. I piccoli, al momento dell’intervento, indossavano tre mascherine ciascuno, segno evidente di un condizionamento psicologico profondo.

Infanzia violata: un problema globale da non ignorare

Due storie lontane geograficamente, ma accomunate dallo stesso drammatico filo conduttore: l’infanzia violata. Bambini privati del diritto alla libertà, alla socialità, all’istruzione e all’amore. Storie che interrogano le istituzioni e la società sulla necessità di interventi tempestivi e di maggiore attenzione ai segnali di disagio.