
A Bologna non si potranno più accendere barbecue e griglie all'aperto quando i livelli di polveri sottili sono alti. Lo ha deciso il sindaco Matteo Lepore confermando un'ordinanza che sta facendo già discutere. Anche il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha voluto dire la sua su quella che ha definito sarcasticamente su Twitter una delle "battaglie del Pd".
In realtà la misura non riguarda solo Bologna. "Non è questione di destra o di sinistra – aggiunge il sindaco – l’ordinanza ha lo stesso contenuto in tutti i comuni che la adottano, non solo Bologna e Milano, ma anche nelle città governate dalla destra, come Ferrara e Treviso, ad esempio".
Lepore ha poi continuato citando le parole proprio di Mario Conte, sindaco di Treviso: "Quella di non prevedere deroghe specifiche all’ordinanza sulle misure di contenimento delle polveri sottili è una scelta di responsabilità e coerenza". Queste parole sono parole di buon senso. Non le ho pronunciate io, ma il sindaco di Treviso, Lega".
Quella che ha sottoscritto il sindaco di Bologna è in realtà "l'applicazione a livello comunale di una norma regionale per il miglioramento della qualità dell’aria", ha spiegato Lepore.
"Si ribadisce non solo l'opportunità dell'ordinanza ma anche la sua necessità", ha detto Anna Lisa Boni, assessore comunale alla Transizione ecologica, durante il question time in Consiglio comunale, definendo la misura "emergenziale" e "a tutela della salute di tutti i cittadini".
La violazione del divieto può far scattare anche la multa, come è già successo a un trentenne residente a Bologna, sanzionato con una contravvenzione di 200 euro per aver acceso un barbecue nel suo giardino in un giorno dichiarato dalla Regione Emilia-Romagna sopra i livelli consenti per la presenza di polveri sottili nell'aria.
A Bologna, il divieto scatta da ottobre a aprile quando l’aria diventa irrespirabile a causa dell’inquinamento. A Roma, dove anche è presente, lo stop a barbecue e grigliate vale tutto l'anno se non si dispone di un'apposita canna fumaria.
In sostanza l'amministrazione comunale ha spiegato che il divieto scatta quando le centraline di Arpae, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale che monitora la qualità dell'aria, segnalano livelli di PM10 sopra la soglia.
Nello specifico, come si legge sul sito di Arpae, "le misure emergenziali scattano nel caso in cui si preveda il superamento dei limiti per il PM10 nei giorni di controllo (lunedì, mercoledì e venerdì) e nei due giorni successivi; si applicano nei Comuni della provincia nella quale si prevedono i superamenti. Le misure sono in vigore dal giorno seguente a quello di controllo fino al successivo giorno di controllo compreso".
Tra le misure previste, oltre al divieto di combustioni all'aperto (falò, barbecue e fuochi d'artificio), c'è anche il divieto di sostare con motore acceso e lo stop a tutti i veicoli diesel euro 4 ed euro 5.