Bergamotto contro il colesterolo? L’ENEA dice che può essere utile

Il bergamotto, in aggiunta a uno stile di vita corretto, abbassa i livelli di colesterolo cattivo nel sangue e riduce la glicemia a digiuno. Questa la scoperta di Enea che lo ha testato su un campione di 50 persone.
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Evelyn Novello 21 Settembre 2023
* ultima modifica il 26/09/2023

Lo sapevi? Alcune molecole del bergamotto, tipico agrume mediterraneo, possono ridurre i livelli di colesterolo LDL, quello "cattivo", nel sangue. Questo è stato scoperto in una ricerca condotta dall'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) in collaborazione con un'azienda nutraceutica italiana. La ricerca si è svolta sia in laboratorio sia su un campione di 50 persone di età compresa tra i 18 e i 70 anni con livelli di colesterolo più alti della media (tra 115 e 190 mg/Dl).

Durante la somministrazione ai pazienti, sotto controllo medico, di un trattamento a base di bergamotto, è stato chiesto loro di seguire altre indicazioni per mantenere uno stile di vita corretto: avrebbero dovuto mantenere una dieta mediterranea, evitando un'assunzione eccessiva di latticini e prodotti derivati ​​dalla carne rossa, e aumentare la propria attività fisica camminando a ritmo sostenuto per 20-30 minuti, 3-5 volte a settimana o andando in bicicletta. Dopo 14 settimane, i risultati ottenuti sono stati incoraggianti: si è visto un aumento del colesterolo "buono" HDL (+5%), una significativa riduzione del colesterolo "cattivo" LDL (circa -8%) e dei trigliceridi (circa -13%) ma anche un'azione ipoglicemizzante, quindi una diminuzione del 3,4% della glicemia a digiuno.

Tipo della Calabria, il bergamotto è già stato oggetto di ricerche per la sua ricca composizione di molecole bioattive e flavonoidi, tra cui neoeriocitrina, neoesperidina, naringina e polifenoli glicosilati, come brutieridina e melitidina. Già studiato ampiamente nella cosmesi per il suo effetto antisettico e disintossicante, recentemente, del bergamotto sono stati studiati gli estratti vegetali della buccia per le loro promettenti molteplici proprietà benefiche. Con quest'ultima ricerca di ENEA, è stato dimostrato che i flavonoidi del bergamotto, influenzano specificamente l’adipogenesi umana permettendo ai pazienti che manifestano effetti collaterali derivanti dai farmaci di utilizzare metodi alternativi per l'abbassamento del colesterolo. In attesa di ulteriori studi e approfondimenti, consigliamo di adottare uno stile di vita corretto, sia nell'alimentazione sia nell'attività fisica, e di continuare a seguire le cure farmacologiche già approvate dalla comunità scientifica.

Fonte | Phytotherapy Research

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