
L'Unione europea ha deciso: il 2% del carburante per aerei dovrà essere sostenibile a partire dal 2025, e il 70% entro il 2050. Il provvedimento fa parte del Pacchetto Fit for 55, che mira guidare i Paesi membri dell’Ue verso l’obiettivo della riduzione delle emissioni del 55% rispetto ai livelli del 1990 e della neutralità climatica entro il 2050. La Commissione europea ha detto sì all'idrogeno e ai carburanti prodotti da olio da cucina o gas di scarico considerati verdi, ma ha bocciato l'utilizzo di quelli a base di mangimi e colture alimentari.
Secondo la definizione dell'Unione europea, i carburanti combustibili sono quelli prodotti "da residui agricoli o forestali, alghe, rifiuti organici, olio da cucina usato o alcuni grassi animali, e carburanti per jet riciclati prodotti da gas di scarico e rifiuti di plastica". I deputati europei però non hanno voluto includere in tale definizione i carburanti che derivano dalla lavorazione della soia o dell'olio di palma, poiché il loro utilizzo non rientra nei criteri europei sostenibili, ma sono riusciti invece a introdurre l'idrogeno verde.
I parlamentari europei lo hanno deciso la sera di martedì 24 aprile, quando hanno votato un accordo provvisorio tra i negoziatori del Parlamento europeo e del Consiglio sulle regole del RefuelEU Aviation e per decarbonizzare i settori dell'aviazione e del trasporto marittimo, che attualmente sono alimentati con combustibili fossili. L'accordo, come emerge in una nota del Parlamento europeo, "stabilisce la quota minima di carburanti sostenibili per l'aviazione da rendere disponibile negli aeroporti dell'UE, per ridurre le emissioni e garantire che l'UE diventi neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050".
Nell'Unione europea il settore dell'aviazione civile rappresenta il 13,4% delle emissioni totali di CO2 prodotte dai trasporti. L'accordo sull'introduzione sarà graduale, si parte dal 2% a partire dal 2025, poi la percentuale aumenterà ogni cinque anni: 6% nel 2030, 20% nel 2035, 34% nel 2040, 42% nel 2045 e 70% nel 2050. Una specifica percentuale del mix carburanti dovrà essere costituita da quelli sintetici, come l'e-kerosene (1,2% nel 2030, 2% nel 2032, 5% nel 2035 e progressivamente 35% nel 2050).
Parlamento e Consiglio UE hanno raggiunto anche due ulteriori importanti accordi:
La decisione dell'Unione europea è stata commentata immediatamente dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il Ministro Pichetto Fratin ha detto, in una nota del Ministero, che “L’entusiasmo espresso da tutte le Istituzioni Europee per l'accordo che include i biofuels tra i carburanti nelle miscele del kerosene per gli aerei, lascia ben sperare che l’Europa sia finalmente pronta ad accogliere i biocarburanti sostenibili anche nel settore auto e van, come chiesto dall’Italia". Di biocarburanti se ne era già parlato di recente infatti, durante l'incontro dei delegati dei Paesi del G7 tenutosi a Sapporo.