
Definito da molti il pesce più brutto del mondo, il blobfish è diventato una celebrità del web per il suo aspetto grottesco e buffo. Ma al di là della sua fama estetica, questo curioso animale nasconde un mondo affascinante fatto di abissi marini, adattamenti evolutivi estremi e misteri ancora irrisolti. In questo articolo scopriamo dove vive il blobfish, perché appare così strano, e perché non dovremmo giudicarlo solo dall’aspetto.
Il nome scientifico del blobfish è Psychrolutes marcidus, una specie appartenente alla famiglia dei Psychrolutidae. La sua struttura gelatinosa, simile a una massa flaccida e informe, è una straordinaria strategia di sopravvivenza, non un difetto estetico. A differenza dei pesci che vivono in acque superficiali, il blobfish non ha una struttura ossea rigida, il che gli permette di resistere alle incredibili pressioni degli abissi.
Il blobfish abita a profondità tra i 600 e i 1.200 metri sotto il livello del mare, dove la pressione può essere centinaia di volte superiore a quella della superficie. In particolare, è diffuso:
Questi ambienti estremi sono bui, freddi e inospitali, motivo per cui il blobfish ha sviluppato caratteristiche morfologiche uniche, come il suo corpo gelatinoso e una densità inferiore a quella dell'acqua circostante, che gli consente di galleggiare senza sforzo.
Il famigerato aspetto “molle e depresso” che ha reso il blobfish virale sui social è il risultato di una distorsione. Quando viene portato in superficie, la pressione diminuisce drasticamente e il corpo del blobfish, privo di muscolatura solida, collassa su sé stesso, assumendo quell’aspetto grottesco e deforme. Nel suo habitat naturale, invece, appare molto diverso: compatto, adattato e perfettamente funzionale.
Nonostante la sua fama ironica, il blobfish è oggi anche un simbolo della biodiversità abissale e della fragilità degli ecosistemi marini profondi. È stato persino eletto "animale più brutto del mondo" nel 2013 dalla Ugly Animal Preservation Society, proprio per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla tutela delle specie meno “fotogeniche” ma ugualmente importanti.
Il blobfish è molto più di un meme virale: è un affascinante abitante degli abissi che merita rispetto e protezione. Vive nelle profondità oceaniche al largo dell’Australia e della Tasmania, dove ha sviluppato un corpo straordinariamente adatto a sopportare pressioni schiaccianti. La prossima volta che ti capiterà di vederlo, ricorda: ciò che può sembrare brutto agli occhi umani, in natura è spesso geniale.