
Che tu sia alle prime armi o meno, la bolletta del gas è sempre un sistema di tassazione il più delle volte antipatico da leggere e interpretare. Negli anni i gestori delle utenze di luce e gas hanno provato a semplificare la bolletta, eppure per alcuni rimane ancora complicato riuscire a capire alcune voci.
Riuscire a leggere attentamente questo tipo di fattura, scritta o elettronica, è ormai una abilità che dobbiamo acquisire, soprattutto se vogliamo imparare a capire se esistono offerte più vantaggiose per la nostra casa in un periodo in cui le materie prime costano sempre di più e con il gas che, secondo uno studio dell'Ircaf, nonostante i 52 miliardi stanziati dal governo, da ottobre le bollette raddoppieranno.
Vediamo insieme come leggere la bolletta del gas e capire se stiamo consumando più del dovuto.
Innanzitutto devi sapere che la bolletta contiene al suo interno dei costi che dipendono dal fornitore, mentre altri sono fissi e riguardano la gestione da parte dell'AEEGSI, ovvero l'Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico.
Per questo motivo la bolletta del gas generalmente è costituita da due parti diverse:
La bolletta del gas si divide in quattro voci di spesa:
Occhio alla voce "Indicazioni di consumo e letture", qui ci sarà scritta la modalità di lettura del contatore. Il fornitore dovrà specificare se avverrà tramite lettura effettiva (effettuata da un tecnico della società) o autolettura stimata del consumatore. Perché ti dico questo? Perché se si tratta di un'autolettura stimata è possibile che ci sia la possibilità che l'azienda attui un conguaglio, il fornitore però dovrà indicare se è possibile rateizzare l'importo in bolletta.
Oltre al fatto che esistono diversi calcolatori in grado di offrirti l'offerta più conveniente per il tuo tipo di abitazione, se decidi di cambiare operatore devi fare attenzione ad alcune cose. Per esempio, guarda bene se l'operatore che hai scelto ha un prezzo della materia prima fisso o indicizzato, e quindi soggetto alle variazioni di mercato. Un po' come per i tassi assicurativi, scegliere il tasso indicizzato potrebbe farti risparmiare se il mercato è favorevole, o viceversa. Ti sconsiglio quindi di optare per questa modalità, se non vuoi aspettarti brutte sorprese.