
Tutti quanti siamo chiamati a fare il nostro per contribuire alla costruzione di un mondo più sostenibile. Tradotto, significa agire e fare scelta di vita che siano in grado di rispettare il Pianeta che ci ospita e di massimizzare l'utilizzo delle risorse che abbiamo a disposizione limitando gli impatti sull’ambiente, e possibilmente pure i costi.
Tra queste scelte virtuose a cui siamo tutti chiamati, molto importante è quella che riguarda quella della tariffa elettrica a cui aderire. Decidere di preferire una piuttosto che un’altra può influenzare notevolmente l'importo delle nostre bollette della luce.
Ti sarà capitato di sentire parlare della tariffa multioraria, ovvero una soluzione che prevede prezzi per l'energia elettrica diversi in base alle fasce orarie di consumo. Molti l’avranno vista e raccontata come una tariffa conveniente anche se, in realtà, le cose stanno in maniera un po’ diversa.
Come ti accennavo, la tariffa multioraria prevede elle fasce orarie in base alle quali dipende anche il prezzo dell’energia elettrica che utilizzi. Le principali sono la cosiddetta F1, dalle 8 alle 19 dal lunedì al venerdì, poi c’è la F2 che va dalle 7 alle 8 e dalle 19 alle 23 (dal lunedì al venerdì mentre il sabato p compresa tra le 7 e le 23) e infine la F3, dalle 00:00 alle 7 e dalle 23 alle 00:00 dal lunedì al sabato, e per tutto il giorno la domenica e i festivi.
A dispetto di quello che molti sostengono, tuttavia, scegliere una tariffa basata su queste face non è poi così conveniente. In parte dipende dalla difficoltà di adattare le proprie abitudini e i proprio ritmi a fasce di utilizzo così nette.
Nel concreto, aderire a una tariffa multioraria significherebbe utilizzare lavatrici o lavastoviglie di fatto durante la notte o nei fine settimana che, come puoi intuire, non è poi così pratico, specie per le famiglie.
Anche se in teoria la tariffa multioraria promette risparmi, spesso di tratta di risparmi limitati. Le fasce orarie più economiche (F2 e F3) possono non compensare i costi più elevati della fascia F1, soprattutto se il consumo di energia è distribuito in modo uniforme durante il giorno.
Senza considerare poi gli aumenti dei prezzi dell’energia, Negli ultimi anni, i costi nelle fasce orarie F2 e F3 sono aumentati, riducendo ulteriormente i potenziali risparmi rispetto alla tariffa monoraria.