Una buona notizia per le famiglie italiane: dal quarto trimestre 2025, le bollette della luce diminuiranno del 7,6% per i clienti serviti nel regime di tutela. Un segnale incoraggiante in un contesto energetico che inizia a stabilizzarsi, dopo mesi di rincari e incertezze.
L’annuncio arriva da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), che ha comunicato il nuovo prezzo medio dell’elettricità fissato a 28,75 centesimi per kWh, il valore più basso registrato dal 2021.
La riduzione si applicherà in modo automatico ai clienti vulnerabili, ovvero:
Tuttavia, altri utenti possono accedere allo sconto semplicemente aggiornando il proprio profilo ISEE o segnalando una situazione economica di difficoltà. Il consiglio è di non aspettare l'arrivo della fattura: verificare in anticipo i propri dati può evitare la perdita dell’agevolazione.
Non è necessario presentare domande o compilare moduli. L’adeguamento delle tariffe sarà automatico per chi ha i requisiti aggiornati. In caso contrario, è sufficiente:
presentare un ISEE valido al proprio fornitore di energia
rivolgersi a un CAF o al proprio Comune per l’aggiornamento dei dati
Il nuovo prezzo della luce sarà visibile direttamente in bolletta e può essere cumulato con il bonus sociale energia, attivo per le famiglie in difficoltà economica.
Secondo l’analisi di ARERA, la riduzione è legata a più fattori:
Il ritorno a tariffe più accessibili rappresenta un sollievo concreto per milioni di consumatori, che negli ultimi anni hanno dovuto affrontare l’impatto dell’inflazione e dei rincari energetici.
Se il trend positivo proseguirà, i primi mesi del 2026 potrebbero aprirsi con nuove revisioni al ribasso delle tariffe. Tuttavia, gli esperti avvertono che i mercati energetici restano sensibili a fattori geopolitici e climatici, quindi è fondamentale che i consumatori restino informati e attivi.
Cosa devono fare le famiglie per ottenere lo sconto
Per beneficiare della riduzione delle bollette elettriche 2025, ecco le azioni consigliate:
Aggiornare l’ISEE entro fine anno
Verificare la categoria di appartenenza (clienti vulnerabili)
Controllare regolarmente la bolletta
Leggere le comunicazioni del proprio fornitore
Rivolgersi a CAF o sportelli comunali per assistenza