Bollino rosso per 11 città a causa del forte caldo: quali sono, cosa significa e quali comportamenti adottare
L’estate si fa rovente e con essa arrivano i bollettini di calore, un sistema di allerta ideato dal Ministero della Salute per tutelare la cittadinanza dai pericoli delle ondate di caldo. Ma come funziona questo sistema e cosa significa trovarsi in una città con bollino rosso?
L'ondata di calore che sta investendo l'Italia ha raggiunto il suo picco in queste ore, con ben 11 città che si sono viste classificate con bollino rosso dal Ministero della Salute per il rischio caldo. Il caldo torrido che sta attanagliando l'Italia in questo luglio 2024 è dovuto a una combinazione di fattori, tra cui l'Anticiclone africano, che sta generando un'ampia area di alta pressione proveniente dal Nord Africa staziona sull'Italia, favorendo l'afflusso di aria calda e l'aumento delle temperature. A questo si aggiunge una mancanza di precipitazioni in alcune aree del Paese, tanto che in Sicilia alcuni laghi stanno progressivamente e inesorabilmente sparendo, complici gli effetti del cambiamento climatico.
Cosa significa bollino rosso?
Il bollino rosso rappresenta il livello di rischio più alto per le ondate di calore, ovvero un'emergenza sanitaria. Le temperature percepite possono superare i 40°C, con possibili effetti negativi sulla salute anche per persone sane e attive.
Quali sono le 11 città con bollino rosso per il 11 luglio 2024?
Il Ministero della Salute monitora costantemente le ondate di calore in tutta Italia e aggiorna quotidianamente la situazione. Attualmente le città in bollino rosso sono:
Bologna;
Campobasso;
Firenze;
Frosinone;
Latina;
Perugia;
Pescara;
Rieti;
Roma;
Torino;
Trieste.
Per comunicare i possibili effetti sulla salute delle ondate di calore il Ministero elabora dei bollettini giornalieri per 27 città, con previsioni a 24, 48 e 72 ore. La pubblicazione dei bollettini sul Portale è attiva ogni anno da maggio a settembre. I bollettini vengono aggiornati dal lunedì al venerdì, alle ore 11 e sono consultabili anche dalla App "Caldo e Salute".
Come difendersi dal caldo
Secondo i consigli della Protezione Civile, i comportamenti da adottare per difendersi dal caldo sono:
Non uscire nelle ore più calde: durante un'ondata di calore, evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata (tra le 11.00 e le 18.00);
Migliorare l’ambiente domestico e di lavoro: la misura più semplice è la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili (persiane, veneziane) che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell’aria. Efficace è naturalmente l’impiego dell’aria condizionata, che tuttavia va usata con attenzione, evitando di regolare la temperatura a livelli troppo bassi rispetto alla temperatura esterna. Una temperatura tra 25-27°C con un basso tasso di umidità è sufficiente a garantire il benessere e non espone a bruschi sbalzi termici rispetto all’esterno. Da impiegare con cautela anche i ventilatori meccanici, che accelerano il movimento dell’aria, ma non abbassano la temperatura ambientale; per questo il corpo continua a sudare. È perciò importante continuare ad assumere grandi quantità di liquidi. Quando la temperatura interna supera i 32°C, l’uso del ventilatore è sconsigliato perché non è efficace per combattere gli effetti del caldo;
Bere molti liquidi: Bere molta acqua e mangiare frutta fresca è una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo. Soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Esistono tuttavia particolari condizioni di salute (come l’epilessia, le malattie del cuore, del rene o del fegato) per le quali l’assunzione eccessiva di liquidi è controindicata. Se si è affetti da qualche malattia è necessario consultare il medico prima di aumentare l’ingestione di liquidi. È necessario consultare il medico anche se si sta seguendo una cura che limita l’assunzione di liquidi o ne favorisce l’eliminazione;
Moderare l’assunzione di bevande contenenti caffeina, evitare bevande alcolicheFare pasti leggeri: la digestione è per il nostro organismo un vero e proprio lavoro che aumenta la produzione di calore nel corpo;
Vestire comodi e leggeri, con indumenti di cotone, lino o fibre naturali (evitare le fibre sintetiche). All’aperto è utile indossare cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto. Proteggere anche gli occhi con occhiali da sole con filtri UV. Particolare attenzione ai bambini;
In auto, ricordarsi di ventilare l’abitacolo prima di iniziare un viaggio, anche se la vettura è dotata di un impianto di ventilazione. In questo caso, regolare la temperatura su valori di circa 5 gradi inferiori alla temperatura esterna evitando di orientare le bocchette della climatizzazione direttamente sui passeggeri. Se ci si deve mettere in viaggio, evitare le ore più calde della giornata (specie se l’auto non è climatizzata) e tenere sempre in macchia una scorta d’acqua. Non lasciare mai neonati, bambini o animali in macchina, neanche per brevi periodi;
Evitare l’esercizio fisico nelle ore più calde della giornata. In ogni caso, se si fa attività fisica, bisogna bere molti liquidi. Per gli sportivi può essere necessario compensare la perdita di elettroliti con gli integratori,
Offrire assistenza a persone a maggiore rischio (come gli anziani che vivono da soli, i lattanti etc.) e segnala ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento. Negli anziani un campanello di allarme è la riduzione di alcune attività quotidiane (spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi) che può indicare un peggioramento dello stato di salute. Controlla la temperatura corporea dei lattanti e bambini piccoli, abbassandola con una doccia tiepida e quando possibile aprire il pannolino;
Dare molta acqua fresca aglianimali domestici e lasciarla in una zona ombreggiata.