Bonus antiplastica: come funziona l’agevolazione per i prodotti sfusi

I negozi che vendono prodotti alimentari e detergenti alla spina, senza imballaggi, potranno ricevere un contributo a fondo perduto fino a 5mila euro. Ecco come funziona l’agevolazione pensata per ridurre il consumo di plastica e come ottenerla.
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Gianluca Cedolin 7 Ottobre 2021

Quante volte hai pensato: «Sarebbe bello poter rinunciare agli imballaggi che contengono quasi tutti i prodotti che compriamo, se solo ci fossero posti in cui fare la spesa sfusa. In effetti, seppur stiano aumentando, i luoghi in cui acquistare pasta, legumi, semi, biscotti, shampoo, detersivo e altri prodotti per la casa alla spina, sono ancora molto pochi. Fortunatamente, però, un piccolo incentivo stabilito dal governo potrebbe far aumentare se non i luoghi interamente dedicati alla spesa sfusa, almeno gli angoli dei negozi in cui acquistare prodotti senza imballaggi.

Il cosiddetto bonus antiplastica, istituito nel Decreto clima del 14 ottobre 2019, è stato finalmente attuato da un provvedimento. L'incentivo prevede fino a 5mila euro di contributo a fondo perduto per tutte le attività (sia i piccoli negozi di vicinato, sia la media e grande distribuzione) che predisporranno degli «spazi dedicati alla vendita ai consumatori di prodotti alimentari e detergenti, sfusi o alla spina». Potrà ottenere il bonus anche chi deciderà di aprire un negozio dedicato esclusivamente alle vendita di prodotti senza imballaggi.

Non è molto, ma è sicuramente un incentivo a diminuire il consumo di plastica. Pensate solo ai detersivi per lavare i piatti e i vestiti: ogni quanto finisce il flacone? Una volta al mese? Potendo ricaricare il proprio contenitore, ne basterà uno per diversi anni, invece di doverne cambiare uno al mese. Per accedere al bonus, lo svolgimento dell'attività di vendita sfusa dovrà avere un periodo minimo di almeno tre anni, pena la revoca del contributo.

Tuttavia, le risorse stanziate per questo contributo, un po' come era successo per il bonus mobilità, non sono infinite. Il governo ha messo a disposizione 40 milioni di euro e ancora non è chiaro se l'assegnazione avverrà, come molti temono, con un click-day. Non si sa nemmeno cosa succederà se, come ci si augura, molte persone richiederanno l'incentivo: saranno stanziate altre risorse? Nei prossimi mesi capiremo di più.