Bonus anziani da 850 euro: verso l’ampliamento dei beneficiari. Cosa potrebbe cambiare

Il bonus anziani da 850 euro potrebbe presto essere esteso. Ecco come potrebbero cambiare i requisiti e cosa prevede l’assegno di assistenza INPS.
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Redazione 26 Settembre 2025

Novità in arrivo per il bonus anziani da 850 euro, l’agevolazione economica riservata agli over 80 in gravi condizioni di salute e con difficoltà economiche. Il Ministero del Lavoro, guidato da Marina Elvira Calderone, ha richiesto all’INPS di rivedere i criteri di accesso, oggi considerati troppo restrittivi. L’obiettivo è ampliare la platea dei beneficiari già dal 2025.

Bonus anziani: requisiti attuali

Al momento, per ottenere il bonus anziani è necessario:

  • avere più di 80 anni;
  • percepire l’indennità di accompagnamento;
  • trovarsi in uno stato di bisogno assistenziale gravissimo;
  • avere un ISEE sociosanitario ordinario inferiore a 6.000 euro.

Queste condizioni escludono numerosi anziani in difficoltà che, pur avendo bisogno di supporto, non rientrano nei parametri previsti.

Le modifiche in discussione

Tra le ipotesi al vaglio, la più concreta riguarda l’esclusione della prima casa dal calcolo ISEE, così da permettere a più nuclei familiari di accedere alla soglia richiesta. Si valuta anche una semplificazione delle procedure per certificare il bisogno assistenziale, oggi giudicate troppo complesse sia sul piano sanitario che su quello sociale.

Come funziona il bonus da 850 euro

Il bonus anziani è una Prestazione Universale introdotta dal decreto legislativo n. 29/2024, composta da:

  • un assegno di assistenza da 850 euro mensili, esente da tasse e non pignorabile;
  • l’indennità di accompagnamento da 531,76 euro, erogata separatamente.
  • L’assegno da 850 euro può essere utilizzato in due modi:
  • per pagare lavoratori domestici regolarmente assunti (almeno 15 ore settimanali);
  • per acquistare servizi di cura non sanitari da imprese o professionisti (cura della persona, pasti a domicilio, accompagnamento, telesoccorso, ecc.).
  • Le due opzioni sono alternative: non possono essere usate insieme nello stesso mese.

Pochi beneficiari, risorse inutilizzate

Secondo Il Messaggero, il numero di richieste accolte è finora inferiore alle aspettative: non sono stati raggiunti i 25.000 beneficiari previsti, e parte dei fondi stanziati per il 2025 e 2026 è ancora disponibile. Da qui l’urgenza di rivedere i criteri.