
Quante volte avete sentito parlare di barriere architettoniche nella vostra vita? Sono un vero e proprio ostacolo che impedisce alle persone, soprattutto ai soggetti con disabilità, di potersi spostare o fruire dei servizi presenti in città. Eliminarle progressivamente è un dovere delle amministrazioni locali e dello Stato. Spesso però mancano i fondi per farlo, o incorrono motivazioni burocratiche.
Lo Stato ha messo a disposizione il Bonus Barriere Architettoniche, una serie di agevolazioni per i cittadini che effettuano interventi per superare ed eliminare tali ostacoli. Ti sei mai accorto che spesso, entrando in edifici vecchi, mancano ascensori e montacarichi, oppure non esistono le rampe che fanno da alternativa alle scale?
Ecco, questi sono esattamente gli esempi di barriere architettoniche di cui ti stiamo parlando. Nello specifico, tutti quelli utili "per la realizzazione di strumenti che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo tecnologico, favoriscono la mobilità interna ed esterna delle persone portatrici di handicap grave", come riporta il sito governativo dell'Agenzia delle Entrate.
Questa agevolazione è pari al 75% delle spese sostenute fino a un importo che varia dai 30mila ai 50mila euro, in base al tipo di edificio su cui sono stati eseguiti i lavori.
Sono diverse le agevolazioni previste dalla normativa tributaria:
La detrazione vale in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito. Questo bonus del 75% va ripartito tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo. La detrazione va calcolata su un importo complessivo non superiore a:
Dal 1 gennaio 2023, tutti i condomini che raggiungono la maggioranza semplificata è possibile approvare una delibera, ovvero "la maggioranza dei partecipanti all’assemblea che rappresenti almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio". Possono richiederlo tutti coloro che rispettano i requisiti previsti dal Decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989, ovvero: