
Con la Legge di Bilancio 2025 arriva una nuova versione del taglio del cuneo fiscale e contributivo: una misura pensata per aumentare il netto in busta paga, soprattutto a vantaggio dei lavoratori con redditi medio-bassi. Tuttavia, nei primi mesi dell’anno, non tutti i datori di lavoro hanno applicato correttamente il beneficio. Per questo, a partire da giugno 2025, i dipendenti coinvolti riceveranno gli arretrati spettanti. A chiarirlo è l’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 4/2025.
Il nuovo bonus dipendenti 2025 si applica in due modalità distinte, in base al reddito dichiarato:
Per chi ha un reddito annuo fino a 20.000 euro, è previsto un bonus sotto forma di somma integrativa non tassabile.
Gli scaglioni previsti sono:
Per i lavoratori con redditi compresi tra 20.001 e 32.000 euro è prevista una detrazione fiscale di 1.000 euro annui.
Per redditi tra 32.001 e 40.000 euro, la detrazione decresce fino ad azzerarsi.
Il bonus dipendenti è automatico. Il datore di lavoro, in qualità di sostituto d’imposta, applica direttamente il beneficio in busta paga.
Unica eccezione: i lavoratori che non desiderano usufruirne dovevano comunicarlo tramite il portale NoiPA entro il 25 maggio 2025.
La circolare dell’Agenzia delle Entrate specifica che gli arretrati saranno erogati nella prima busta paga utile a partire da giugno 2025. Se non fosse tecnicamente possibile inserirli a giugno, verranno recuperati nei mesi successivi o entro il conguaglio di dicembre.
Il sistema NoiPA determina gli importi spettanti tenendo conto di:
Il sistema seleziona il valore più favorevole tra i criteri per garantire il massimo vantaggio al dipendente.
Fino al 25 maggio 2025, i dipendenti pubblici potevano rinunciare al bonus attraverso il portale NoiPA, accedendo all’apposita funzione self-service per:
Inviare la rinuncia;