Bonus Tari 2026: sconto del 25% per famiglie con ISEE basso, ecco come funziona

Dal 2026 arriva il bonus rifiuti: sconto del 25% sulla Tari per le famiglie con ISEE basso. Ecco a chi spetta, come ottenerlo e quando verrà applicato in bolletta.
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Redazione 5 Settembre 2025

A partire dal 2026, molte famiglie italiane in difficoltà economica potranno beneficiare di un bonus sociale rifiuti, con uno sconto del 25% sulla Tari o sulla tariffa corrispettiva. Il provvedimento è rivolto a:

Nuclei familiari con ISEE inferiore a 9.530 euro

Famiglie numerose (almeno 4 figli a carico) con ISEE fino a 20.000 euro

Il grande vantaggio? Non servirà presentare alcuna domanda: lo sconto sarà applicato automaticamente in bolletta a chi ha già presentato una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) aggiornata.

Come funziona il bonus Tari: tutto in automatico

Il meccanismo è automatizzato: basterà aver ottenuto un ISEE valido e in linea con le soglie previste. Nessun modulo da compilare o richiesta da inviare.

Lo sconto del 25% sarà calcolato sull’importo lordo della Tari, ma:

  • Al netto dell’IVA
  • Escludendo costi extra non legati al servizio rifiuti
  • Senza considerare le componenti perequative

In questo modo, il beneficio sarà chiaro e trasparente, riducendo la complessità burocratica e garantendo l’accesso a chi ne ha davvero diritto.

Requisiti economici per accedere al bonus rifiuti

Per ricevere il bonus Tari 2026, è necessario rispettare una delle seguenti condizioni:

✅ ISEE inferiore a 9.530 euro per i nuclei standard

✅ ISEE fino a 20.000 euro per le famiglie numerose con almeno 4 figli a carico

Queste soglie sono pensate per indirizzare l’agevolazione alle famiglie più fragili dal punto di vista economico.

Quando verrà applicato lo sconto in bolletta

Lo sconto sulla Tari 2026 verrà applicato sulla base dell’ISEE 2025.
Chi presenterà la dichiarazione ISEE nel 2025 entro i termini previsti, vedrà il bonus applicato direttamente nella bolletta Tari dell’anno successivo.

Il bonus sarà inserito entro il 30 giugno 2026, nella prima rata utile della tassa rifiuti. Se l’importo dello sconto non viene coperto interamente da quella rata, la parte restante verrà scalata nelle successive.

Chi gestisce l’erogazione del bonus e i controlli

A garantire il corretto funzionamento del bonus rifiuti sarà l’ARERA, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente. Il controllo si baserà sui dati trasmessi dai Comuni italiani, coordinati dall’ANCI, che redigerà una relazione annuale con:

  • Numero dei beneficiari
  • Totale degli importi erogati
  • Dati utili al monitoraggio dell’iniziativa
  • Conclusione: un aiuto concreto per le famiglie in difficoltà

Il bonus rifiuti 2026 rappresenta una misura concreta per sostenere le famiglie in difficoltà, semplificando l’accesso all’agevolazione e riducendo le disuguaglianze. Grazie al meccanismo automatico, chi ha diritto allo sconto non rischia di restare escluso per colpa della burocrazia.