Brucia l’impianto Tmb di Malagrotta: per Roma è emergenza rifiuti, mentre la nube di diossina copre il litorale laziale

Cos’è successo a Roma ieri? Uno dei due impianti di smaltimento rifiuti (Tmb) di Malagrotta ha preso fuoco. Il sindaco Roberto Gualtieri, Polizia Locale, Arpa e Ama si sono riuniti oggi per una cabina di regia d’emergenza.
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Francesco Castagna 16 Giugno 2022

Ieri, 15 giugno 2022, ha preso fuoco l'impianto Tmb di gestione dei rifiuti di Malagrotta, nel XI Municipio di Roma. Secondo il portale del Comune di Roma "per chi vive nelle zone limitrofe sono possibili a scopo precauzionale, interruzioni di luce, gas e acqua". Per spegnere le fiamme sono intervenute sul posto le squadre dei Vigili del Fuoco, ma ci vorranno diversi giorni per spegnere il vasto incendio.

Il tmb è un impianto di smaltimento che utilizza una tecnologia di trattamento a freddo dei rifiuti indifferenziati

Il rogo ha colpito la zona di Malagrotta, un vecchio gassificatore e il Tmb2, uno dei due Tmb dell'impianto, che smaltisce 900 tonnellate di rifiuti al giorno della Città Metropolitana di Roma. A bruciare sarebbero state alcune balle di rifiuti, che si trovavano all'interno di un capannone adibito a magazzino.

Al termine del giorno (15 giugno), il sindaco Roberto Gualtieri ha dichiarato di essersi già mosso per riunire la cabina di regia con Ama e con tutti gli operatori che si occupano della gestione dei rifiuti.

E infatti oggi 16 giugno alle 8.30, si è tenuta una riunione di emergenza in cui è stata decisa la chiusura degli asili nidi. Inoltre sul posto sono stati impegnati al momento 60 uomini e 20 mezzi, rinforzi anche da tutto il Lazio, la Campania, l'Abruzzo, la Toscana, l'Umbria e le Marche. Mentre l'Arpa ha cominciato a posizionare centraline su tutto il territorio per il monitoraggio dell'aria.

Come città, Roma produce una quantità di rifiuti pari a 3000 tonnellate al giorno: una parte li smaltisce l'impianto di Malagrotta, il restante viene portato all'estero o in altre regioni italiane. Il tutto sulle spalle delle bollette dei cittadini romani, che pagano una delle cifre già alte in Italia.

Al momento il Comune di Roma consiglia alla popolazione presente nel raggio di un chilometro (anche se la Asl ha disposto il divieto attività all'aperto nel raggio di 6 chilometri e suggerito di chiudere le finestre) dalla zona dell’incendio di:

  • non sostare nei pressi dell’area interessata dall’incendio
  • mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti
  • non utilizzare al momento i condizionatori d’aria

La nube di diossina con il vento si sta spostando anche fuori Roma, verso le aree limitrofe.