Buenos Aires resta al buio per colpa del caldo record: blackout da cambiamento climatico?

Nella capitale dell’Argentina circa 700 mila persone sono rimaste senza luce a causa di un enorme blackout. Le temperature, che in questi giorni superano i 40°C, hanno causato un picco nella domanda di energia elettrica che ieri ha mandato in tilt la rete: l’11 gennaio, infatti, è stata la seconda giornata più calda in assoluto dal 1906.
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Martina Alfieri 12 Gennaio 2022

Era da oltre vent’anni che in Argentina non si registravano temperature così alte. Nei giorni scorsi, i termometri hanno più volte superato i 40° C, e la situazione non sembra essere in miglioramento. Per sopravvivere al caldo, i cittadini di Buenos Aires sono dovuti ricorrere inevitabilmente all’utilizzo massiccio di sistemi di raffreddamento dell’aria. L’aumento della fabbisogno energetico, però, ha avuto delle conseguenze difficili da immaginare: l’11 gennaio l’area della capitale argentina è stata "spenta", paralizzata per diverse ore da un enorme blackout che si stima avere colpito oltre 700 mila persone.

Sia Edenor che Edesur, le due compagnie che distribuiscono energia elettrica nella città, hanno confermato di avere riportato interruzioni di corrente nelle proprie infrastrutture, che hanno lasciato case e attività commerciali senza luce.

"Il Servizio Meteorologico Nazionale (SMN) ha emesso un'allerta in previsione di un'ondata di caldo estremo questa settimana, con temperature che potrebbero raggiungere i 41° C nella zona di concessione", ha comunicato Edesur in una email ai suoi clienti. "Stiamo lavorando per rafforzare la nostra rete di fronte alla crescente domanda".

Ma non è tutto: il blackout ha avuto un impatto anche sui sistemi di depurazione dell’acqua. AySA, società che fornisce acqua potabile alla città di Buenos Aires, ha chiesto alla popolazione per il momento di ottimizzarne quanto più possibile l’uso.

Come fa sapere il Servizio Meteorologico Nazionale argentino, quella di ieri (con 41.1°C) è stata per Buenos Aires la seconda giornata più calda in assoluto dal 1906, anno in cui sono incominciate le rilevazioni da parte dell’ente. Segno che i cambiamenti climatici stanno modificando le temperature medie del paese.

Oltre a mettere in ginocchio la distribuzione di energia elettrica, il caldo record mette anche a repentaglio la salute delle persone. Per questo motivo, l’SMN ha diffuso indicazioni alla popolazione per affrontare le ondate di calore nel migliore dei modi e segnala ora per ora le zone del paese più a rischio.