Camaiore, scoperta un’orchidea rara nel giardino di una scuola, il preside Rolle: “Ora i ragazzi studieranno come proteggerla”

Un’insolita scoperta è avvenuta nell’Istituto comprensivo Camaiore III, in provincia di Lucca: un tecnico ha scoperto in giardino una specie rara di orchidea. Il dirigente scolastico ci racconta la scoperta e come spiegheranno l’importanza della biodiversità alle scuole medie e all’asilo.
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Francesco Castagna 22 Aprile 2024

Si chiama Serapias Neglecta, meglio conosciuta come Serapide trascurata, la rara orchidea selvatica scoperta nell'Istituto Comprensivo Camaiore III da un'esperta del "Consorzio di bonifica Toscana nord" che si stava occupando della piantumazione di diverse specie di alberi donati per il giardino della scuola.

Una sorpresa per studenti, insegnanti e il dirigente scolastico, tanto che la notizia è stata subito pubblicata sul sito dell'istituto dalla docente Elena Fontana, che ha spiegato come questa l'orchidea Serapias Neglecta rientri nella Convenzione di Washington, indicata come specie "vicina alla minaccia di estinzione" all'interno della lista rossa Iucn (Unione internazionale per la conservazione della natura).

È rara perché, di fatto, si trova soltanto in aree a sud della Francia (Provenza e Corsica), ma è possibile trovarla anche in Italia, in Liguria, Toscana, in Emilia Romagna e nella costa orientale dell'Adriatico. I motivi della sua scarsa diffusione sono principalmente due: l'inquinamento e la conversione del suolo per usi residenziali, abitativi o agricoli.

"L’eccezionalità della scoperta è nella quantità di esemplari che sono stati individuati nel piccolo giardino della scuola materna Il Girasole: in un’area di poco meno di 200 metri quadrati erano visibili circa venti orchidee", si legge nell'articolo della docente Basile, che fa notare come altre due piante isolate crescano proprio di fronte alla finestra del dirigente scolastico, Riccardo Rolle. Lo abbiamo contattato per capire come si prenderanno cura di questa specie, ma soprattutto per approfondire in che modo spiegheranno l'importanza di questa scoperta agli alunni.

Rolle, può raccontarci come è stata scoperta l'orchidea? 

La scoperta si inquadra in un progetto di piantumazione che abbiamo portato avanti con il Consorzio di Bonifica della Versilia. Abbiamo messo in atto uno dei più vasti progetti di piantumazione di alberi d'alto fusto e di siepi all'interno dei giardini scolastici. Facendo un calcolo rapido, abbiamo piantato una quarantina di alberi d'alto fusto, tra aceri, ginchi, ciliegi, cipressi, tigli e olivi, più delle siepi mellifere. Il progetto ha motivazioni non solo ambientali, ma anche didattiche, gli esperti del Consorzio di bonifica, quando sono venuti a fare le buche per la messa a dimora degli alberi, si sono accorti nella parte del giardino dedicata alla scuola dell'infanzia della presenza di questa rara specie d'orchidea.
Le orchidee selvatiche sono tutte specie protette, infatti osservando il nostro giardino ce ne sono anche di altre varietà, ma in particolare qui la Neglecta sembra che sia una specie rara a livello di scala, cioè ha degli areali di diffusione molto limitati. È una pianta molto localizzata e per crescere ha bisogno di condizioni molto particolari, che evidentemente si trovano in questa zona dove siamo. Abbiamo immediatamente coinvolto, tramite la professoressa Bulgari (giornalista del Tirreno) della scuola media, gli studenti.

Quale è stata la prima azione che avete fatto?

Abbiamo da subito coinvolto gli studenti per circoscrivere queste piante con dei segnali a terra, in modo che non venissero pestate e anche per destare l'attenzione in futuro del servizio di giardinaggio del Comune. Abbiamo quindi portato avanti questa attività di protezione con delle piccole reti e con una segnaletica evidente. Abbiamo poi coinvolto un botanico che verrà a spiegare meglio ai ragazzi le caratteristiche di questa specie, ma anche agli insegnanti. I docenti della scuola dell'infanzia, dove sono state rinvenute le orchidee, potranno avere la conoscenza adatta per spiegare la scoperta ai bambini più piccoli con dei lavori specifici adatti alla loro età.

Quale è stata la sua reazione appena ha appreso della scoperta?

Sono rimasto sorpreso ovviamente, perché si riescono a fare delle scoperte in modo casuale, ma per farlo bisogna avere degli occhi attenti. Evidentemente questa pianta era già presente nel nostro giardino, probabilmente qualcuno l'avrà anche calpestata inavvertitamente. Solo se sappiamo ciò che cerchiamo siamo in grado di trovarlo, ci vuole quindi -a monte- un'educazione ambientale e una conoscenza della natura che ci permetta di preservarla. Questa è stata la prima osservazione.

Ci vuole a monte un'educazione ambientale e una conoscenza della natura che ci permetta di preservarla

Cosa vi hanno chiesto i ragazzi? Che domande vi hanno fatto?

Loro si sono subito attivati con la preoccupazione di proteggere queste piante. I primi sono stati i ragazzi, che hanno manifestato da subito la volontà di approfondire la singolarità di questa pianta. Le domande sono state poste in questo senso: che varietà è; quali sono le sue caratteristiche; come facciamo a proteggerla; perché è nata qui. A questi ragazzi stiamo cercando di dare delle risposte, ma attivando progetti di ricerca, non tanto con delle risposte semplici. A queste domande saranno loro a trovare delle risposte grazie allo studio e al supporto degli esperti, in modo che questa esperienza divenga sempre di più un frutto del loro interesse e parte di un processo in cui sono coinvolti in prima persona.

Cosa cambierete da ora in poi nel Regolamento scolastico? 

Non credo che ci saranno modifiche al Regolamento, sicuramente faremo molta più attenzione allo sfalcio dell'erba, che va fatto ma solo in determinati periodi. Non deve essere più un caso che una piccola ruspa venga fermata in tempo per non eliminare questa specie.