
I cambiamenti climatici stanno creando gravi danni all'ambiente, ma c'è un animale come il moscerino alpino che si adatta come pochi. L'esemplare è infatti dotato di un meccanismo genetico che gli permette di resistere all'aumento delle temperature. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista scientifica Plos One grazie al lavoro dei ricercatori italiani che collaborano con il Museo delle Scienze di Trento e l'Istituto di Biofisica del Cnr di Povo.
Gli scienziati hanno analizzato come il moscerino alpino possa resistere a un cambio repentino delle temperature. Il suo "segreto" è legato al sistema molecolare che riesce a sfruttare le proteine sensibili per lo stress termico grazie alle HSP (Heat Shock Proteins) il cui compito è attivare i geni che di solito sono fermi. Lo studio è partito dall'analisi dei campioni raccolti in laboratorio che sono stati sottoposti allo stress da calore.
Dai risultati è emerso che le Heat Shock Proteins si attivano e questo è stato possibile grazie all'esposizione dell'animale all'aumento di temperature basse (da 4 a 15) e alte (da 26 a 32 gradi). I moscerini alpini sono quindi in grado di vivere in ambienti estremi ed è così che gli zoologi li stanno analizzando in maniera approfondita. Questa specie vive nei corsi d'acqua fredda che sono alimentati dai ghiacciai con temperature spesso sotto i 3-4 gradi. La loro resistenza è possibile, quindi, grazie all'attivazione di uno pseudogene.
Attualmente stanno resistendo, ma non è detto che tutto ciò possa accadere con il peggioramento del riscaldamento globale e lo scioglimento dei ghiacciai. In caso contrario, purtroppo, questa specie sarebbe a serio rischio estinzione.