
Fare campeggio libero in Abruzzo – ovvero sostare di notte con una tenda o un caravan in un luogo lontano da piazzole adibite – è possibile, ma devi conoscere bene le regole per non incorrere in sanzioni. Soprattutto, ricorda sempre di rispettare la natura e il luogo in cui ti trovi: se ci sono limitazioni (sia per le tende che per i caravan) è per proteggere te, gli altri, la flora e la fauna che ti circondano.
Ecco dunque quali sono le regole abruzzesi rispetto al campeggio libero e spontaneo (sia come bivacco che con camper e roulotte) e a chi puoi chiedere l'autorizzazione per sostare in una delle regioni più affascinanti dal punto di vista naturalistico.
Come spesso accade in Italia – Paese che non ha una vera e propria legge rispetto al campeggio libero, ma rimanda a Regioni e Comuni le singole decisioni – anche la Regione Abruzzo non dice chiaramente se sia possibile o meno campeggiare liberamente sul suo territorio, che si tratti di tende o di camper e caravan.
Come spiegano dalla Regione, sono i singoli Comuni a decidere che fare:
"I Comuni, al fine di tutelare e salvaguardare l'ambiente e anche per prevenire incendi, deturpamento e abusivismo, possono individuare apposite "aree di sosta" al di fuori delle quali non deve essere consentita alcuna altra forma di sosta campeggistica. (…) La sosta in queste aree, che ha la finalita' di essere utilizzata come parcheggio di attesa o transito, non deve superare i cinque giorni di permanenza per ogni equipaggio. (…) I Sindaci emettono apposite ordinanze con l'indicazione delle aree di divieto di sosta campeggistica e di quelle autorizzate".
Di fatto, quindi, è necessario chiedere di volta in volta indicazioni al Comune in cui si intende campeggiare, richiedendo un'autorizzazione o facendosi fornire le regole apposite.
Al di là delle richieste ai singoli Comuni, devi sapere che nel Parco del Gran Sasso puoi fare campeggio libero, sempre rispettando il luogo naturale in cui ti trovi. Devi però richiedere l'autorizzazione.
"Per poter campeggiare nelle località di cui all’art. 3, in gruppo organizzato o singolarmente", si legge sul sito ufficiale del Parco, "è necessario richiedere apposita autorizzazione, indicando il numero dei giorni e il numero di persone previsti, presso il Centro Servizi del Parco della zona interessata o gli uffici della organizzazione che gestisce le aree e le attività connesse. In via transitoria, nelle località in cui non risulta attivato il Centro Servizi del Parco, l’autorizzazione è richiesta e rilasciata dal Comune competente per territorio, che ne trasmette immediatamente copia all'Ente Parco. L'attività di campeggio può essere delegata ad associazioni, cooperative e società, previa intesa con l'Ente Parco. Per ogni area di campeggio è preventivamente stabilito, dall'Ente Parco, un numero massimo di presenze, in relazione alle caratteristiche della località interessata, alla vicinanza di centri abitati, alle possibilità di smaltimento dei rifiuti, alla disponibilità di acqua e alle modalità di raggiungimento. Ai gruppi organizzati viene assegnato un apposito sito di campeggio individuato a cura della organizzazione responsabile della gestione all'interno delle località di cui all’art. 3″.
Ma cosa significa precisamente "campeggio libero" per il Parco del Gran Sasso? Si intende "l'attività di sosta e pernottamento al di fuori di campeggi appositamente attrezzati (…) con ausilio di tende mobili o altre forme di bivacco temporaneo".
Diverso è il discorso con i camper e i caravan: in questo caso, il Parco del Gran Sasso consente di pernottare, ma solo nelle apposite aree attrezzate, che sono "localizzate in genere nei pressi dei centri abitati o in aree antropizzate. La sosta notturna e/o organizzata di tali mezzi è pertanto vietata sia lungo le strade che in qualsiasi altra località del Parco che non sia appositamente destinata allo scopo".
Fonti: Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga; Regione Abruzzo