Cancro alla prostata: scoperti 5 batteri collegati al tumore

Alcuni batteri e virus possono provocare il tumore. I più famosi sono quelli al collo dell’utero e allo stomaco. Secondo un nuovo studio, anche il cancro alla prostata potrebbe svilupparsi a causa di ben cinque tumori, che sono stati identificati in un nuovo e importante studio.
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Valentina Rorato 29 Aprile 2022
* ultima modifica il 29/04/2022

Il cancro alla prostata è il tumore più diffuso nella popolazione maschile. Gli ultimi dati, relativa al 2020, hanno segnalato ben 36.074 nuovi casi l’anno a livello nazionale e questo cancro rappresenta il 18,5 per cento di tutti i tumori diagnosticati nell'uomo. Una diagnosi precoce è importante per curare la malattia quando è ancora in uno stadio iniziale, ma anche per valutare l'aggressività del cancro. In questo contesto, è un nuovo studio, pubblicato su European Urology Oncology, fa luce sulla comprensione di quali tumori progrediranno rapidamente e in modo aggressivo e quali no. Parte della risposta risiede in cinque tipi di batteri.

Da alcuni anni ormai si sa che gli agenti patogeni (batteri e virus) possono causare il cancro. Per esempio, l'Helicobacter pylori è associato al cancro allo stomaco, mentre il papillomavirus umano (HPV) può causare il cancro del collo dell'utero. Vi sono anche prove crescenti che il batterio Fusobacterium nucleatum è associato al cancro del colon-retto.

I ricercatori della Norwich Medical School, insieme ai colleghi del Norfolk and Norwich University Hospital, del Quadram Institute e altri, hanno identificato cinque tipi (generi) di batteri legati al cancro alla prostata aggressivo. Questi sono Anaerococcus, Peptoniphilus, Porphyromonas, Fenollaria e Fusobacterium. Li chiamiamo "set di biomarcatori di batteri anaerobici" o ABBS.

I generi di batteri sono ulteriormente suddivisi in "specie". E sono state trovate ulteriori quattro specie di batteri completamente nuove, tre delle quali sono legate ai generi associati al cancro alla prostata aggressivo.

Durante la ricerca sono stati esaminati i campioni di tessuto prostatico e urina di oltre 600 uomini con e senza cancro alla prostata e quando uno qualsiasi dei cinque batteri anaerobici specifici (batteri che possono crescere in assenza di ossigeno) è stato rilevato nei campioni dei pazienti, è stato associato a una progressione più rapida del cancro alla malattia aggressiva.

In effetti, gli uomini che avevano uno o più batteri avevano quasi tre volte più probabilità di vedere il loro stadio iniziale del cancro progredire verso una malattia avanzata, rispetto agli uomini che non avevano nessuno dei batteri nelle urine o nella prostata. Sono stati anche scoperti possibili meccanismi di come questi batteri possano essere collegati al cancro, compresi i potenziali effetti sul metabolismo delle cellule umane ospiti.

Gli attuali test per il cancro alla prostata, come il test del PSA e la biopsia, non sono sempre in grado di prevedere quali tumori saranno dannosi. A questo punto si spera che un nuovo test che cerchi il gruppo di batteri ABBS sia in grado di rilevare e schermare meglio il cancro alla prostata potenzialmente aggressivo. Il nuovo test sarà simile ai test sviluppati per rilevare l'Helicobacter pylori associato al cancro dello stomaco o l'HPV collegato al cancro del collo dell'utero. Ovviamente, i ricercatori sono al lavoro, perché questo è semplicemente il primo importante passo verso cure future.

Fonte | Airc; "Microbiomes of Urine and the Prostate Are Linked to Human Prostate Cancer Risk Groups" pubblicato il 18 aprile 2022 su European Urology Oncology.

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