Cancro, l’inquinamento ambientale causa il 10% dei casi in Ue. A dirlo è un rapporto dell’Agenzia Ue per l’Ambiente

Un nuovo rapporto dell’Agenzia per l’ambiente dell’Unione Europea afferma che il 10% dei casi di cancro è causato dall’inquinamento ambientale e sui luoghi di lavoro. Sotto accusa soprattutto polveri sottili, fumo passivo, amianto e sostanze chimiche come piombo e arsenico.
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Michele Mastandrea 29 Giugno 2022

Oltre il 10% dei casi di cancro in Europa è dovuto all'inquinamento ambientale e sui posti di lavoro. Lo afferma ‘Beating cancer — the role of Europe’s environment‘, rapporto dell'Agenzia per l'ambiente dell'Unione europea (Aea).

Numerosi sono i fattori che possono condurre alla malattia: esposizione all'inquinamento atmosferico, al fumo passivo, al radon, ai raggi ultravioletti, all’amianto, a determinate sostanze chimiche e ad altri inquinanti, spiega il rapporto.

Il ruolo di amianto e fumo passivo

Nello specifico, l'1% dei casi di cancro è legato all'inquinamento atmosferico, provocando il 2% dei decessi totali, tra cui il 9% di casi di cancro ai polmoni. Le polveri sottili hanno inoltre un impatto non trascurabile sullo sviluppo di leucemie. Altra piaga è il fumo passivo, che può aumentare del 16% lo sviluppo di forme tumorali in persone non fumatrici. Per il rapporto, il 31 % circa degli europei "è esposto al fumo ambientale da tabacco in casa, sul lavoro, nel tempo libero, negli istituti scolastici o in ambienti pubblici".

E nonostante sia stato messo al bando nel 2005, il ruolo dell'amianto nell'insorgere di tumori è ancora molto forte. Si parla soprattutto di mesotelioma e tumori polmonari, della laringe e delle ovaie. L’amianto è ancora massicciamente presente in edifici e infrastrutture, e i lavoratori impegnati nella sua rimozione rischiano ovviamente di subirne maggiormente i danni. Secondo le stime del rapporto, l’amianto è causa del 55-88 % dei tumori ai polmoni di origine professionale.

Nella conta dei nuovi casi di tumore e purtroppo delle vittime pesano anche sostanze chimiche usate nei luoghi di lavoro: piombo, arsenico, cromo, cadmio, acrylamide, pesticidi, Bisfenolo A e Pfas.

Costi sanitari e economici

"La riduzione dell’inquinamento attraverso il piano d’ azione dell’UE per l’inquinamento zero e la strategia in materia di sostanze chimiche sostenibili, insieme a un’attuazione rigorosa di altre politiche esistenti dell’Ue", ha spiegato Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell’Aea, "contribuirebbe a ridurre sensibilmente i casi di cancro e i relativi decessi, rappresentando un investimento efficace per il benessere dei nostri cittadini".

Va ricordato che ogni anno in Unione Europea sono 3 milioni le nuove diagnosi di cancro e oltre 1,3 milioni le vittime. Costi sanitari a cui si affiancano anche costi economici: nel 2018, stando al rapporto, ben 178 miliardi di euro sono stati spesi per le necessarie cure ai colpiti dalla malattia.